“Ogni anno qui si può vedere bene la complessità del mondo”. Mons. Felicolo chiude l’annuale corso di formazione della Fondazione Migrantes

11 Luglio 2025 – 11 Luglio 2025 – Si è riunita a Roma per cinque giorni una bella rappresentanza dei volti, delle storie e delle persone “che fanno la Migrantes”, un vero e proprio spicchio di mondo a servizio di chi nel mondo si muove per scelta o per forza.

Si tratta dei partecipanti e delle partecipanti all’annuale corso di formazione “Linee di pastorale migratoria”, pensato dalla Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana per tutti coloro che da poco sono stati incaricati dai propri vescovi di occuparsi della cura pastorale dei migranti: nuovi direttori regionali e diocesani, vicedirettori e collaboratori; cappellani etnici che svolgono il ministero nelle diocesi italiane; missionari per gli italiani all’estero; operatori pastorali dello spettacolo viaggiante e dei rom, sinti e camminanti.

C’erano don Paolo, in partenza per Barcellona per accompagnare i connazionali che vivono nella città spagnola, e don Miguel Angel, argentino, che si andrà a occupare dell’Ufficio migrantes in una diocesi della Calabria; sr. Anicette che lavora con i migranti in Liguria e Maria Antonietta, che si occupa della pastorale per i rom e sinti in Sardegna; il diacono Stefano che in Emilia si fa vicino in particolare al mondo dello spettacolo viaggiante e don Mendis che anima la comunità degli srilankesi di Roma e coordina anche la pastorale dei suoi connazionali in tutta Italia… E, insieme a loro, tutti gli altri 25 partecipanti, con la loro valigia di esperienze e preoccupazioni, ma anche l’attesa fiduciosa per il nuovo servizio cui sono chiamati.

“La vera ricchezza di questo corso – ha spiegato mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes – è che ogni anno qui si può vedere la complessità del mondo e toccare con mano come evolve la mobilità umana e con essa, in viaggio con le persone, anche la Chiesa. Il racconto corrente della mobilità umana sul pianeta è vittima di una costante semplificazione e banalizzazione. Il mondo sta cambiando e i motivi per cui persone e popoli si spostano o devono spostarsi dalla propria terra e dalle proprie case sono in costante evoluzione. E qui si vede bene”.

Oltre a una presentazione dell’organizzazione della Fondazione Migrantes, del suo servizio e della sua attività, i partecipanti hanno potuto anche ascoltare e condividere testimonianze dirette da esperienze sul campo. Un’occasione di confronto a 360° sostanzialmente irripetibile. Anche per chi, a livello nazionale, nella Chiesa italiana è chiamato ad accompagnare e sostenere il loro lavoro.

La relazione di mons. Perego e la celebrazione della santa Messa.

Corso di formazione Migrantes 2025

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