Papa Francesco: un pensiero agli ammalati e a quelli che garantiscono  un servizio in questo momento critico della società

15 Marzo 2020 – Città del Vaticano – “Questa domenica di Quaresima tutti insieme preghiamo per gli ammalati, per le persone che soffrono”: così papa Francesco ha introdotto, questa mattina, la celebrazione eucaristica nella cappella di Santa Marta. “Oggi vorrei fare – ha aggiunto – con tutti voi una preghiera speciale per le persone che con il loro lavoro garantiscono il funzionamento della società: i lavoratori delle farmacie, dei supermercati, del trasporto, i poliziotti. Preghiamo per tutti coloro che stanno lavorando perché in questo momento la vita sociale, la vita della città, possa andare avanti”.

Il Papa commenta, poi, nell’omelia, l’incontro tra Gesù e la Samaritana raccontata nel Vangelo di oggi e ha sottolinewat che “non si può essere discepoli di Gesù senza la propria verità, quello che siamo. Non si può essere discepoli di Gesù soltanto con le argomentazioni”. La samaritana, per il Papa, “ha avuto il coraggio di dialogare con Gesù perché questi due popoli non dialogavano fra loro. Ha avuto il coraggio di interessarsi della proposta di Gesù, di quell’acqua, perché sapeva che aveva sete. Ha avuto il coraggio di confessare le sue debolezze, i suoi peccati; anzi, il coraggio di usare la propria storia come garanzia che quello era un profeta. ‘Mi ha detto tutto quello che ho fatto’”.

Gesù va alla ricerca del dialogo “senza nascondere le cose, senza doppie intenzioni”, ha spiegato Francesco: “Sono così. E così parlo con il Signore, come sono, con la mia verità. E così, dalla mia verità, per la forza dello Spirito Santo, trovo la verità: che il Signore è il Salvatore, colui che è venuto per salvarmi e per salvarci”. (R.I.)

 

 

 

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