Albania, il Tai denuncia il primo rimpatrio “esternalizzato” dal Cpr di Gjadër

27 Giugno 2025 – “Il 9 maggio 2025 l’Italia ha effettuato, al riparo da ogni riflettore, il primo rimpatrio ‘esternalizzato’ della propria storia recente: cinque cittadini egiziani sono stati prelevati dal Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Gjadër, accompagnati sulla strada che conduce a Tirana e imbarcati su un charter che, partito da Roma, ha proseguito verso Il Cairo dopo la tappa albanese”.

Inizia così il testo di un nuovo comunicato del Tavolo asilo e immigrazione (Tai), che denuncia l’operazione in esame, la quale “viola apertamente il diritto dell’UE e travalica le disposizioni già illegittime previste dal Protocollo” perché “l’uso della forza coercitiva fuori dal perimetro del centro si svolge inequivocabilmente in territorio albanese ed è privo di qualunque controllo giudiziario italiano”.

Secondo il Tai, peraltro, “non è inverosimile che scenari di questa tipologia si riproducano anche nelle prossime settimane”. L’operazione “infrange almeno quattro pilastri dell’ordinamento consolidato” e “dialoga apertamente con la logica contenuta nel Regolamento rimpatri in fase di negoziazione a Bruxelles” come se si trattasse di “laboratorio di diritto materiale”.

Come spiegato nel comunicato, “la rivelazione del primo rimpatrio diretto da Tirana è nata sul campo, durante la missione congiunta di monitoraggio del 17-18 giugno al Cpr di Gjadër condotta dal Tavolo Asilo e Immigrazione insieme alle deputate e ai deputati di opposizione, ed è stata oggetto di un’accurata inchiesta di Altreconomia.

Il comunicato integrale del Tai.

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