Bologna, il Rosario nelle lingue di migranti e missionari

29 Maggio 2025 – Si è rinnovata la visita tradizionale dell’Immagine della Madonna di San Luca, alla città di Bologna, nella settimana che precede l’Ascensione, un periodo molto intenso di devozione popolare nella città emiliana, che vede la partecipazione attiva anche di numerosi fedeli immigrati cattolici e anche ortodossi.

La serata di mercoledì 28 maggio è stata chiusa in cattedrale con la consueta recita del Santo Rosario in una forma decisamente inconsueta: sono state utilizzate per la preghiera le lingue di numerose comunità di immigrati che abitano nel nostro territorio. Erano presenti infatti rappresentanti delle comunità Migrantes e anche alcune delle religiose di origine straniera che operano come missionarie nelle comunità della nostra diocesi.

Mentre tutti rispondevano in italiano, la prima parte dell’Ave Maria è stata recitata in ucraino, arabo, cinese, inglese, polacco, Tagalog, bengalese, swahili, cingalese, tigrigna, tamil, malayalam e brasiliano.

Si è pregato particolarmente per la pace in Ucraina e in Terra Santa, ma sono state nominate molte zone del mondo segnate dalla guerra, e sono stati ricordati anche i famigliari lontani dei migranti, i profughi, gli esiliati, i rifugiati, i cristiani perseguitati per la fede, così come gli oltre 51mila bolognesi emigrati all’estero.

Al termine, le comunità hanno offerto un canto della loro tradizione alla Vergine Maria invocando la sua protezione. (mons. Juan Andres Caniato – Ufficio Migrantes Bologna)

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