Ucraina, Lamorgese, fare ordine, dopo gli spontaneismi

23 Marzo 2022 – Roma – Quello dall’Ucraina è un esodo «tragico e senza precedenti in tempi recenti», sottolinea l’agenzia dell’Onu per i rifugiati. Sia per l’entità – sono oltre 3 milioni e mezzo le persone fuggite finora dalla guerra – sia per la velocità con cui questo flusso di donne e bambini si riversa nei Paesi vicini e amici. In Italia sono 61.493 i profughi ucraini arrivati dall’inizio del conflitto, e per loro il governo nell’ultimo decreto ha stanziato 507,5 milioni di euro.

Intanto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha lanciato un appello: basta spontaneismo. «Noi siamo un popolo accogliente ma questo spontaneismo mai come ora deve essere riportato ad unità, deve avere un ordine, un coordinamento generale perché si rischia di non avere una situazione chiara sul territorio» ha detto la titolare del Viminale, parlando della gestione dei profughi ucraini che arrivano in Italia.

Proprio la maggior parte delle risorse loro destinate – 348 milioni per il 2022 – va all’accoglienza, che procede su un doppio binario: il Contributo di autonoma sistemazione (Cas) copre le spese d’affitto dei rifugiati e riguarderà fino a 60mila persone per una durata massima di 90 giorni (poi sarà necessario rifinanziarlo); e l’accoglienza diffusa, che coinvolgerà fino a 15mila persone. Si tratta degli ucraini ospitati attraverso il terzo settore, gli istituti religiosi o direttamente dalle famiglie che se ne stanno facendo carico, a cui dovrebbero andare «20-25 euro a persona» ospitata al giorno, ha spiegato il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

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