Migrantes: ieri visita al museo di Recanati. Oggi la conclusione del Corso

27 Agosto 2021 – Loreto – Si concluderà oggi a Loreto il Corso di Alta Formazione, promosso dalla Fondazione Migrantes  sul tema “Costruire e custodire la casa comune”. Ieri la giornata si è aperta con la preghiera del mattino, presieduta quotidianamente da mons. Fabio Dal Cin, vescovo di Loreto: un insegnamento tra i molti offerti dall’icona della Santa Casa di Loreto è l’incoraggiamento a vivere un servizio cristiano umile, che non cerca la vetrina e il protagonismo. Successivamente il gruppo si è trasferito in pullman a Recanati per una serie di appuntamenti. Prima tappa: la visita al museo della “Migrazione dalle Marche”, un percorso allo stesso tempo struggente e appassionante, che ha trasferito i presenti nel vivo delle vicende umane di intere generazioni di mezzadri, braccianti, pescatori decisi ad affrontare viaggi pericolosi e lunghi, ad accettare lavori in miniere, in campi sperduti o in anonime fabbriche, aggrappati alla sola speranza di salvare le loro famiglie dalla fame e di guadagnare condizioni di vita appena migliori. Dopo un passaggio al duomo della città (nel quale sono custodite le spoglie di papa Gregorio XII, che con la scelta di dimettersi ricompose il doloroso scisma di Avignone) siamo giunti al secondo appuntamento, quello con don Giovanni Battista Sum Xuyi.

Il prete di origine cinese ci ha presentato la figura di Matteo Ricci, recanatese di origine, e l’opera del centro studi Li Madou di Macerata. Definito ‘Ponte tra Oriente ed Occidente’, il missionario gesuita (vissuto tra il 1552 e il 1610) ha inaugurato un metodo di evangelizzazione ancora oggi straordinariamente attuale, basato sul dialogo e su una rispettosa inculturazione della fede contestualizzati in una relazione di autentica amicizia con i propri interlocutori. Tra i numerosi libri da lui pubblicati (da subito in lingua cinese!) il catechismo è stato definito “medicina spirituale” dagli stessi dignitari presenti presso la corte dell’imperatore. Il Centro studi Li Madou si prefigge di sostenere la ricerca teologica, gli scambi culturali tra Italia e Cina e diverse pubblicazioni, in ideale continuità con il lungimirante lavoro iniziato da Matteo Ricci.

Nel pomeriggio ci si è trasferiti a Porto Recanati, presso una struttura della parrocchia San Giovanni battista. L’attività pomeridiana ha visto in successione tre testimonianze.

La prima, quella di don Aldo Buonaiuto dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, ha illustrato in maniera efficace la terribile e dolorosissima piaga della tratta di donne costrette a prostituirsi e l’infaticabile opera di liberazione e di riscatto che l’Associazione sta ancora portando avanti sul solco del suo fondatore, don Oreste Benzi.

La seconda, quella del dott. Francesco Paolo Capodaglio, medico di base per scelta presente da 17 anni col suo ambulatorio nel cuore dell’Hotel House, realtà di estrema periferia esistenziale: 460 interni, 16 piani, 32 etnie. Hanno colpito molto la sua professionalità, la sua dedizione al prossimo e la sua scelta di “essere raggiungibile proprio da tutti”.

Il terzo intervento infine ci è stato offerto da Nicola Pallotto, della coop. sociale On The Road, il quale ha sviscerato le numerosissime iniziative che dal 2019 hanno coinvolto i residenti dell’Hotel House, le istituzioni locali e gli uffici di servizi per aiutare i primi a trovare una situazione più agevole di vita: mappature dei bisogni, prevenzione e riduzione delle dipendenze, sportello multi-agenzia, mediazione culturale, individuazione di peer-counselor tra i residenti, ecc.

La giornata di incontri si è conclusa infine con la celebrazione della messa presieduta da mons. Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi di Macerata -Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia, il quale ci ha condiviso una delle ricchezze della sua chiesa: l’incredibile varietà di culture nel clero diocesano (23 nazioni presenti tra 108 preti più 15 missionari) costituisce una sfida e allo stesso tempo una concreta profezia di cattolicità per questa diocesi. (don Graziano Gavioli – Migrantes Modena-Nonantola)

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