Papa Francesco: “il culto a Dio è il contrario della cultura dell’odio”

23 Febbraio 2020 –

Bari – Papa Francesco sta celebrando, in corso Vittorio Emanuela a Bari, una solenne celebrazione eucaristica che conclude l’Incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” promosso dall Cei. “Nell’area della messa ci sono circa 40 mila persone”, ha detto ai giornalisti il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni. Alla celebrazione anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il Governatore della Puglia, Michele Emiliano. Nell’omelia papa Francesco ha affermato che “l’’unico estremismo cristiano lecito” è “quello dell’amore”. “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. E’ la novità cristiana”, ha detto il Papa: “è la differenza cristiana.
Pregare e amare: ecco quello che dobbiamo fare; e non solo verso chi
ci vuol bene, non solo verso gli amici, non solo verso il nostro popolo. Perché’ l’amore di Gesù non conosce confini e barriere”. Per il papa “il culto a Dio è il contrario della cultura dell’odio”.“Quante volte ci lamentiamo per quello che non riceviamo, per quello che non va! Gesù – ha detto il Papa – sa che tante cose non vanno, che ci sarà sempre qualcuno che ci vorrà male, anche qualcuno che ci perseguiterà. Ma ci chiede solo di pregare e amare. Ecco la rivoluzione di Gesù, la più grande della storia: dal nemico da odiare al nemico da amare, dal culto del lamento alla cultura del dono. Se siamo di Gesù, questo è il cammino!”. Per Papa Francesco nei Getsemani di oggi, nel nostro mondo indifferente e ingiusto, dove sembra di assistere all’agonia della speranza, il cristiano non può fare come quei discepoli, che prima impugnarono la spada e poi fuggirono”: “No, la soluzione non è sfoderare la spada contro qualcuno e nemmeno fuggire dai tempi che viviamo. La soluzione è la via di Gesù: l’amore attivo, l’amore umile, l’amore fino alla fine”. (R.I.)

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