Pistoia: presentata “Terra Aperta”

18 Giugno 2019 – Pistoia – Negli ultimi mesi del 2018 sono entrati in vigore la legge 132/2018 e il nuovo schema di capitolato dell’accoglienza richiedenti protezione internazionale che cambiano profondamente la normativa in ambito asilo anche in riferimento al sistema di accoglienza. In relazione a questo nuovo scenario alcune realtà del territorio della provincia di Pistoia si sono interrogate sulle conseguenze effettive a breve e lungo termine dei cambiamenti innescati e nei primi mesi del 2019 si sono organizzate sul territorio varie iniziative di approfondimento e sensibilizzazione che hanno dato opportunità di confronto e scambio. Da questo scambio è nata “Terra Aperta”, la rete territoriale solidale e per l’accoglienza pistoiese, presentata ieri alla stampa e alla città di Pistoia. L’obiettivo della rete è “contrastare le conseguenze negative dei cambiamenti normativi in termini di emarginazione e malessere sociale”. “Le realtà promotrici della rete – ha dichiarato Claudio Curreli, responsabile d’area di Agesci Pistoia – hanno voluto definire una dichiarazione di intenti che porta avanti istanze legate al tema dell’accoglienza come opportunità per la società e per il benessere dei cittadini. In questa direzione la rete si propone di attivarsi per l’informazione, la sensibilizzazione e per la risposta effettiva ai bisogni legati ai migranti e a tutte le persone al di là di qualsiasi provenienza e differenza, che si trovano e si potranno trovare sul territorio in situazione di estrema marginalità, privi di beni di prima necessità e di supporto a tutela dei loro diritti mettendo a disposizione persone, strumenti, mezzi e capacità in un’ottica di solidarietà concreta ed effettiva che sarà coordinata su tutto il territorio provinciale”. “La rete – ha continuato Curreli – vuole essere l’inizio di un processo, di un modus operandi che vuole coinvolgere altre realtà e soprattutto che intende promuovere azioni che vanno oltre il tema migrazioni per innescare buone pratiche diffuse e condivise a contrasto delle marginalità sociale, dell’esclusione e finalizzate alla promozione del benessere sociale, dei diritti e della cittadinanza”.
L’accordo siglato prevede che ogni singola realtà metta a disposizione le proprie capacità e le proprie risorse per supportare il processo di accoglienza, integrazione e inclusione di ogni persona.

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