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Migrantes Agrigento: appello a vaccinare la popolazione socialmente più fragile

15 Luglio 2021 - Agrigento - Vaccinare la popolazione socialmente più fragile. È l’appello che arriva oggi dalla direttrice dell’Ufficio Migrantes di Agrigento, Mariella Guidotti. In una lettera-appello – pubblicata dal settimanale diocesano “L’Amico del Popolo” e indirizzata ad amministrazioni locali, parrocchie, enti, associazioni religiose e civili e a tutte le persone sensibili la Migrantes chiede a tutti di farsi “interpreti e collaboratori, mediante l’informazione e la sensibilizzazione, per estendere a tutti il diritto/dovere di proteggere la salute propria e degli altri”. La sovrapposizione mediatica della vicenda pandemica   e vaccinale - scrive Guidotti- ha finito per relegare nell’ombra una fascia di popolazione socialmente fragile, soggetta a maggiori rischi di contagio, come studi recenti hanno dimostrato.  Persone senza fissa dimora, itineranti, stranieri temporaneamente presenti, europei non iscritti al sistema sanitario nazionale, ospiti delle comunità di accoglienza: sono le categorie escluse dall’accesso al sistema di prenotazione, perché non in possesso di tessera sanitaria, codice fiscale adeguato o per altre difficoltà connesse ai documenti”. Sono i “dimenticati” dell’immunità di gregge. Fortunatamente – sostiene – “trovano voci in loro favore da parte di persone, enti, associazioni del terso settore”. È caso della SIMM (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni) che da tempo sollecita governo e pubbliche istituzioni a correggere l’anomalia. Poiché – scrive la Migrantes agrigentina - di questo si tratta. Secondo la legislazione italiana, tra le più avanzate in Europa e nel mondo, la tutela della salute è “considerata un diritto legato alla persona e non alla cittadinanza, è considerato diritto umano e non solo civile. Nel caso dei vaccini, questo diritto non ha trovato applicazione”. Ad Agrigento il Servizio Migrantes diocesano, in collaborazione con la Pastorale della Salute, si è attivato per ottenere l’autorizzazione alla vaccinazione per tutti. Se infatti è possibile talvolta raggiungere lo scopo grazie ad operatori sensibili, diverso è “il riconoscimento istituzionale che garantisce lo stesso diritto anche ai più svantaggiati”. Allo scopo è stata interpellata la Presidente della Commissione Salute, servizi sociali e sanitari, la quale ha condiviso la preoccupazione rivolta a questa fascia di persone ed è intervenuta presso l’Assessorato regionale della Salute ottenendo il provvedimento richiesto che “dispone la somministrazione del vaccino per le categorie sopra ricordate”. In accordo con l’ASP di Agrigento e con l’aiuto dei volontari del Progetto Sòlima (sportello socio-legale per immigrati), si sta cercando ora di raggiungere le persone interessate per organizzare opportune sedute vaccinali.