Tag: Italiani nel mondo

MAECI: pubblicato l’annuario statistico 2019

26 Luglio 2019 - Roma - 5.822.159 italiani iscritti in anagrafe consolare, 1.856.967 visti di ingresso in Italia rilasciati, 370.963 passaporti emessi dalla rete consolare, 49.655 interventi di tutela e assistenza a favore di connazionali all’estero, 67.720 iscritti ai corsi di lingua italiana presso gli Istituti Italiani di Cultura. Sono questi alcuni dei dati contenuti nell’ Annuario Statistico  2019 del Ministero degli Affari Esteri e delle Cooperazione Internazionale diffuso in questi giorni. All’azione condotta dal Ministero degli Esteri a favore dell’internazionalizzazione del sistema economico italiano, si accompagna l’attenzione per i connazionali all’estero (quasi 6 milioni, con un aumento del 4% sul 2017) che ha generato – scrive il segretario generale del Ministero, Elisabetta Belloni – “una crescita, sia dei servizi amministrativi erogati (con incrementi che oscillano tra il +3% e il +13% a seconda dei settori), sia del numero di interventi di tutela e assistenza consolare (48.528 in totale, con un aumento del 12% rispetto al 2017), particolarmente delicati in alcune aree del mondo (la crisi del Venezuela ne è un esempio). Il nesso fra cultura, economia e politica acquista per noi – aggiunge -  una valenza particolare per il ruolo di potenza culturale che ci viene riconosciuto”. Nel corso del 2018 la rete ha organizzato e programmato quasi 9.000 eventi (+10% rispetto all’anno precedente) in diversi settori di attività tra i quali la lingua italiana, l’arte contemporanea, l’alta cucina e il design. Tutti segnali “molto incoraggianti che dimostrano l’interesse verso il nostro Paese e lo stile italiano in genere, un interesse testimoniato anche dal crescente numero di visti emessi (poco meno di 1.900.000 nel 2018, l’80% dei quali per turismo)”. Secondo l’annuario la comunità più numerosa è quella in Argentina (977.417 Italiani), cui segue quella in Germania, in Svizzera, in Brasile e in Francia. Gli incrementi più alti rispetto all’anno precedente si sono registrati in Brasile (+ 9,4%), Spagna (+ 9%) e Regno Unito (+ 8,1%). Nel testo anche il dato relativo ai detenuti italiani all’estero che è in diminuzione nel 2018  anche se “c’è da segnalare la persistente difficoltà incontrata nella rilevazione a causa delle norme in materia di privacy che in alcuni Paesi sono molto stringenti e rendono complessa l’acquisizione delle notizie sulla fase processuale/grado di giudizio”. (R.I.)

Veneti nel Mondo: a Belluno la Consulta e il Meeting dei giovani

25 Luglio 2019 - Belluno – Sarà la città di Belluno ad ospitare, da oggi al 28 luglio, la Consulta e il Meeting dei veneti nel mondo. Si tratta dell’appuntamento più importante dell’anno per gli emigrati veneti, in cui verranno affrontate le problematiche e le opportunità dell’emigrazione veneta. Un’emigrazione che ha una storia secolare e che continua ad essere presente. Quattro giornate intense, che si svolgeranno nella sede della Provincia di Belluno, e che si concluderanno domenica 28 luglio, in Cansiglio, con la “Giornata dei Veneti nel mondo”. Nella giornata di oggi,  25 luglio, i lavori in mattinata, a Palazzo Piloni, prevedono  il saluto dell’assessore regionale al sociale e alla sanità, con delega ai flussi migratori, Manuela Lanzarin. Lo stesso assessore è presidente della Consulta e sarà supportata dal vice presidente Luciano Alban, presidente della Caves. Il lavori continueranno per l’intera giornata di venerdì 26 luglio, per concludersi sabato 27 a Cibiana di Cadore, con una visita al paese dei murales. “La Consulta e il Meeting sono l’espressione dei nostri Veneti nel Mondo - spiega il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona - e mi auguro che da questi incontri possano nascere delle critiche costruttive affinché il nostro associazionismo possa essere sempre più supportato dalla Regione Veneto”.    

Friulani nel mondo: a Tolmezzo l’incontro annuale

25 Luglio 2019 - Udine – Sarà Tolmezzo a ospitare, sabato e domenica prossima, la XVI Convention dei friulani nel mondo promossa dall’associazione Friuli nel Mondo, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Tolmezzo. Al centro della convention il tema  “L'ingegno dei carnici, patrimonio del Friuli e del mondo”. A dare il benvenuto il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo. Dopo l’introduzione di Adriano Luci, presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, alcuni dati sui friulani nel mondo e gli interventi, fra gli altri, di: Angelo Floramo su “Carnia, terra femmina e controcorrente. Il ruolo fondamentale delle donne nella definizione dell’oikos”; Gian Paolo Gortani su “L’ingegno carnico nell’industria”; Catherine Tamussin  “La bulzuto bielo pal mont…l’ingegno delle lingue”; Iginio Piutti “I Carnici Callido et sagaci ingenio’ di Q. Ermacora”. A moderare Giacomina Pellizzari del Messaggero Veneto . Domenica, 28 luglio, l’annuale incontro dei friulani nel mondo che partirà in mattinata con il raduno in piazza XX Settembre e l’intitolazione del parcheggio di via Divisione Garibaldi all' “Emigrante Carnico”. Alle 11 la messa nel Duomo di Tolmezzo presieduta da Mons. Andrea Bruno Mazzoccato, arcivescovo Udine.  Alle ore 12 i saluti delle Autorità in piazza XX Settembre.

Da oggi a Roma la conferenza degli Ambasciatori italiani nel mondo

24 Luglio 2019 - Roma – Ha preso il via questa mattina a Roma la XIII Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo sul tema “La politica estera italiana verso l’orizzonte 2030 tra continuità e cambiamento”. Questa mattina l’avvio con “Diplomazia per l’Italia - Sicurezza e crescita in Europa e nel mondo”, una serie di panel che hanno spaziato dagli scenari geopolitici in cui l’Italia è protagonista alle sfide per lo sviluppo sostenibile e a quelle della globalizzazione, con l’intervento di vari ambasciatori. Nel pomeriggio di oggi interventi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e del segretario generale della Farnesina, Belloni. Venerdì mattina per la sessione conclusiva l’intervento del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.

Gli italiani che hanno costruito il Brasile

24 Luglio 2019 - Milano - Il Brasile l’hanno costruito gli immigrati. Prima i portoghesi, poi gli schiavi africani e quindi, dopo il distacco dal Portogallo, nel 1822, gli europei. Soprattutto gli italiani. Quando il governo decise di riconoscere l’enorme debito di riconoscenza che ci era dovuto, scelse la città di Caxias do Sul. Qui il presidente Getulio Vargas inaugurò nel 1954 il grandioso Monumento nazionale all’immigrato sul quale campeggia la scritta «A nação brasileira ao imigrante». Perché proprio Caxias? Perché in questa città che ora supera il mezzo milione di abitanti, nella quale tutto, a partire dai cognomi, tradisce l’origine peninsulare, incuneata nella zona di montagna del Rio Grande do Sul, nel lembo meridionale del Brasile, a 800 metri di altitudine, è avvenuto uno dei più riusciti e straordinari trapianti di popolazione dell’intera storia migratoria. Una vicenda epica, che merita di essere meglio conosciuta. Oggi Caxias è uno dei centri più ricchi e industrializzati di tutta l’America latina, con colossi produttivi come la fabbrica di autobus Marcopolo, quella di camion e vagoni ferroviari Randon, aziende vinicole e agroalimentari poderose. Ma ancora a fine ’800 non era che un remoto villaggio di contadini che lavoravano come matti per disboscare la foresta e mettere insieme due pasti al giorno. Attorno c’era il vuoto. Tutto il Brasile non aveva che dieci milioni di abitanti (1872) e il Rio Grande do Sul (esteso poco meno dell’Italia) meno di mezzo milione, dislocati sulla costa atlantica. La zona di montagna, la Serra Geral coperta da incontaminate foreste di araucaria dove ora sorge Caxias, era terra di nessuno, abitata solo da animali e da residue tribù indigene. Il governo decise così di iniziare una massiccia politica immigratoria dall’Europa per riempire lo spazio e metterlo a coltura, ristabilire l’equilibrio fra la componente bianca e quella nera, che rischiava di diventare maggioritaria, affiancare la piccola proprietà contadina di lavoratori liberi alle immense proprietà terriere di origine portoghese, fondate sul lavoro schiavo. Il territorio più delicato era proprio il Rio Grande, il più fertile, percorso da fremiti separatisti mai sopiti anche dopo la fine della Guerra dei Farrapos (1835-1845), quella in cui si era infilato Garibaldi dopo la fuga dal Piemonte. Qui, nella serra, fu delimitata una zona coloniale vasta più o meno come la Val Padana, e vi fu indirizzata, negli ultimi decenni dell’800, una parte della folla di emigranti italiani che dopo l’Unità fuggivano dalla miseria delle campagne per cercare terra e lavoro nel nuovo mondo. Dopo un viaggio sfibrante – via oceano fino a Santos e da Santos a Porto Alegre, quindi via fiume e poi a piedi fino alla zona coloniale – approdarono in queste montagne circa settantamila famiglie, per la maggior parte provenienti dal Veneto. Ricevettero lotti di terreno mal delimitati nei boschi, gli attrezzi indispensabili per disboscare e seminare e fu detto loro di arrangiarsi. I primi anni furono drammatici. «È doloroso, è orribile il seguire gl’infelici emigranti nel loro Calvario», scrivono gli ispettori italiani che dal consolato di Porto Alegre cercavano di seguirli e inviavano relazioni al nostro ministero degli Esteri proponendo misure a loro favore, sempre disattese. Qui, invocano i consoli, occorrono maestri elementari, medici, una linea diretta di navigazione fra Genova e Porto Alegre. Qui sta nascendo una nuova Italia che contribuisce con le rimesse alla ricchezza nazionale (incredibilmente, questa gente risparmiava e mandava denaro in Italia) e chiede soccorso. Invece non fu fatto nulla. I coloni fecero tutto da sé. Molti «vivono in uno stato semiselvaggio, non osano mostrarsi quando passa un viaggiatore». A salvarli fu il clima sano di montagna, ventilato, con stagioni ben differenziate. E poi la coesione famigliare, la solidarietà reciproca, il senso religioso forte che avevano portato dall’Italia. L’isolamento mantenne viva la lingua, la parlata dialettale veneta (nessuno parlava italiano), che è sopravvissuta e oggi è riconosciuta per legge come patrimonio culturale del Rio Grande, il talian. Più forte della disperazione fu tuttavia la libertà da ogni servitù che offriva loro il Brasile, la prospettiva della proprietà della terra che era stata negata loro in Italia. Già alla vigilia della Grande Guerra, una quarantina d’anni dopo i primi arrivi, la zona era irriconoscibile. Dove c’era prima la foresta, ora c’erano paesi, strade, coltivazioni, un’attiva rete di scambio. La vite, prima sconosciuta in Brasile, era entrata definitivamente nel ciclo produttivo locale e Caxias svettava fra le colonie come il centro più prospero e vivace. «Predominano le case di legno – scrive il console italiano Giovanni Battista Beverini nel 1912 – tutto, in esse, vi dà l’idea del lavoro febbrile, materiale; nulla, neppure il letto, offre l’idea del riposo». I lotti di terreno erano stati riscattati e avevano fatto nascere una nuova classe di piccoli proprietari. A prezzo di inenarrabili sacrifici era avvenuto esattamente quello su cui aveva puntato il governo creando la colonia italiana: era nato un inedito modello sociale di lavoratori autonomi, di piccoli imprenditori, sconosciuto nel vecchio Brasile portoghese a economia servile. Una cesura si ebbe quando divenne presidente Getulio Vargas. Per unificare i tanti Brasili che convivano nel suo immenso Paese progettò l’“Estado novo” con una forte impronta autoritaria e misure che limitavano le manifestazioni di autonomia. Quando poi scese in guerra contro l’Asse, nel 1942, l’uso in pubblico dell’italiano (e del tedesco) divenne un reato. Per molti vecchi immigrati, che non avevano mai imparato il portoghese e parlavano solo il dialetto veneto, queste misure apparvero quasi un tradimento. È per riparare quel torto che lo stesso Vargas, tornato al potere dopo la guerra, volle andare a Caxias a inaugurare il monumento all’immigrato. Delle sofferenze d’un tempo rimane ormai solo il ricordo, anche se l’espressione “colonia” continua ad essere usata per indicare il vecchio territorio italiano. A tenere viva la memoria delle origini oggi c’è la “Festa da uva”, un evento di rilievo nazionale che richiama centinaia di migliaia di persone a Caxias, una delle città più prospere e produttive di tutto il Sudamerica. I discendenti di quei contadini analfabeti sono diventati la classe dirigente del Rio Grande do Sul, al quale hanno dato, nel dopoguerra, sette governatori e una nuova generazione di storici, sempre più attivi nelle università, a partire proprio da quella di Caxias, fondata nel 1967. I loro studi, dopo quelli pionieristici di Rovilio Costa (1937-2009), tendono a dimostrare come l’emigrazione europea (italiana in primis) e la colonizzazione non rappresentino una storia minore, una sorta di versione americana di quella che noi chiamiamo storia locale, ma siano, al contrario, parte integrante e decisiva del processo di costruzione della nazione e dello Stato. La tesi che se ne può ricavare è tanto suggestiva quanto innovativa per la cultura nazionale: il Brasile moderno non è un paese monocentrico (Rio de Janeiro, San Paolo, la Bahia) ma policentrico, tuttora in divenire, alla cui costruzione hanno contribuito e contribuiscono tanto le componenti tradizionali, di origine coloniale, quanto quelle derivate dall’emigrazione. Come dire: la Festa dell’uva è costitutiva dell’identità del Brasile non meno del Samba di Rio o della Capoeira o della letteratura del Sertão. E così gli italiani, dopo aver rifuso la società e trasformato l’economia del Paese che li ha accolti, ne stanno ora modificando la percezione culturale. (Gianpaolo Romanato - Avvenire)  

Liguria: il Consiglio regionale approva il Programma Emigrazione 2019

24 Luglio 2019 - Genova – Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato all'unanimità il “Programma degli interventi regionali in materia di emigrazione 2019”che  prevede l’istituzione di un bando aperto per le manifestazioni organizzate da Enti pubblici e Associazioni private inerenti all’emigrazione. Il Bando verrà pubblicato sul sito della Regione Liguria nell’apposita sezione dedicata ai bandi ed agli avvisi regionali al fine di acquisire le “domande” di candidatura dei soggetti, le progettazioni corredate di piano finanziario e tutti gli elementi necessari. Il consiglio ha anche approvato un ordine del giorno che impegna la giunta a prevedere una priorità per l’accoglimento delle domande “contributo di rientro” presentate dai cittadini di origine ligure che dovessero rientrare dal Venezuela.

Italiani all’estero: parte il rilascio della Carta d’identità elettronica

22 Luglio 2019 - Roma - Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, ha controfirmato, nei giorni scorsi, il decreto interministeriale sulle modalità di emissione della Carta d’Identità Elettronica per gli italiani all’estero, completando l’iter iniziato con la firma del Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il nuovo documento sarà rilasciato dalla nostra rete diplomatico-consolare italiana e consentirà agli italiani residenti negli Stati membri dell’Unione Europea e nei Paesi in cui la carta d’identità garantisce libertà di circolazione (Andorra, Città del Vaticano, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato di Monaco, San Marino e Svizzera) di fruire delle più innovative tecnologie nel settore della sicurezza documentale. Il rilascio delle Carte di Identità Elettroniche inizierà, a partire dal  prossimo 20 settembre, nelle sedi ‘pilota’ di Vienna, Atene e Nizza, e dopo un breve periodo di rodaggio sarà possibile anche negli altri Paesi.  

Mattarella: Italiani all’estero rendono il nostro Paese protagonista nel mondo

22 Luglio 2019 - Roma -E’ la prima volta, da quando la Dante è stata fondata, che il suo congresso avviene fuori dal territorio italiano. E non è certo un caso che questo avvenga in Argentina, Paese da sempre legato all’Italia, anzitutto per il gran numero di suoi cittadini di origine italiana; per i tanti italiani che vi sono immigrati, e i loro discendenti”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in un messaggio ai partecipanti dell’83° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri che si è svolto a Buenos Aires dal 18 al 20 luglio. Il Capo dello Stato ha quindi rivolto “un pensiero affettuoso” ai tanti “figli, e nipoti, di italiani, che vivono, con orgoglio, e con grande passione, l’attaccamento alla Madrepatria. L’Italia vi vuol bene, vi apprezza molto; e vi ha sempre presenti”, ha scritto sottolineando che la “Patria non si esaurisce nel suo territorio: è un ideale, un sentimento di appartenenza: a una storia, a una cultura, a una tradizione, a un sistema di valori. Ci si può sentire - ed essere - italiani, pur essendo lontani migliaia di chilometri. Circostanza, questa, ormai, non più di ostacolo a una relazione intensa e costante. Si può, inoltre, essere amici dell’Italia, amando, conoscendo e coltivando la sua arte, la sua cultura, la sua musica, la sua cucina; e praticando la sua lingua. La globalizzazione, per un verso, rende i soggetti nazionali più piccoli. Ma, d’altro lato – aggiunge Mattarella -  proietta idee, culture, consuetudini e prodotti dell’ingegno e dell’arte, in uno spazio, immensamente più vasto. In questo spazio, di dimensioni planetarie, e di grande dinamismo, la lingua italiana può trovare, e trova, ulteriore impulso e ancor maggiore interesse. Si tratta di una sfida affascinante; e ineludibile”. Per il Presidente della repubblica Italiana “Italiani, e amici dell’Italia, all’estero, rendono il nostro Paese ancor più suggestivo; e più protagonista nel mondo”. (Raffaele Iaria)  

Bellunesi nel mondo: domenica a Canale d’Agordo la festa annuale

19 Luglio 2019 - Roma - Il paese di Papa Luciani, Canale d’Agordo, è pronto ad ospitare la tradizionale “Festa dei Bellunesi nel Mondo”. L’evento si terrà nella giornata di domenica 21 luglio e vedrà la partecipazione di molti emigranti provenienti da tutto il mondo, oltre alla attiva presenza degli ex emigranti. Il programma prevede alle ore 10.30 ritrovo in piazza a Canale d’Agordo; ore 11.00 Santa Messa concelebrata dal Vescovo di Belluno-Feltre Mons. Renato Marangoni, con la partecipazione del coro “Val Biois”; seguirà il saluto delle autorità presenti; ore 12.30 corteo con i gagliardetti delle Famiglie Bellunesi e delle Associazioni locali dal centro del paese fino alla “Baita del Cacciatore” (circa 600 metri di camminata). La giornata proseguirà con il pranzo e un intrattenimento musicale con il sindaco di Vigo di Cadore. Grazie al supporto della Fondazione Papa Luciani si avrà la possibilità di visitare il museo a lui dedicato presente nel centro del paese con una visita guidata a cura del direttore Loris Serafini. “Ringrazio il sindaco Colcergnan”, sono le parole del presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo Oscar De Bona, “gli Alpini, la riserva di Caccia, la Famiglia Ex emigranti dell’Agordino e tutte le persone di Canale d’Agordo per la preziosa collaborazione  e disponibilità”. “Proprio in questi giorni”, conclude De Bona, “assieme al direttore Marco Crepaz ho potuto verificare l’ottima organizzazione e il luogo stupendo che ospiterà i nostri emigranti, i nostri  soci e simpatizzanti. Vi aspettiamo a Canale d’Agordo”.  

Lussemburgo: un questionario sulla situazione degli italiani

19 Luglio 2019 - Roma – Un questionario per conoscere le problematiche degli italiani che vivono in Lussemburgo. L’iniziativa è della FILEF Nuova Emigrazione Belgio e EPN asbl in collaborazione Espatriando Lussemburgo, Libreria italiana del Lussemburgo e PassaParola Magazine. Il questionario è disponibile al seguente link: forms.gle/FYa9biMSBMYmGzJe9 e rimarrà aperto fino a settembre prossimo. Secondo il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes gli italiani in Lussemburgo sono oltre 28mila.

Faim: lingua “fondamentale risorsa” per la diffusione della cultura italiana nel mondo

18 Luglio 2019 - Il Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo (Faim)  sottolinea oggi “l’importanza della lingua italiana quale fondamentale risorsa per la diffusione della cultura, della storia di emancipazione civile e sociale, del “buen vivir” italiano apprezzato nel mondo”.  Un ruolo decisivo in questo lungo processo durato oltre cento anni è stato – si legge in un messaggio inviato al presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi -  in occasione del Congresso internazionale che inizia oggi in Argentina -  e viene svolto dalle migliaia di associazioni italiane che nel “mantenere e diffondere la nostra lingua hanno rafforzato il legame con l’Italia e hanno tutelato la nostra identità in ogni paese di emigrazione, integrandola con le altre culture incontrate e consentendo che anche oggi che si possa continuare a parlare di italianità e di italiani nel mondo”. Per il Faim “la promozione della lingua italiana è un obiettivo unificante sia sul versante dell’emigrazione che dell’immigrazione del nostro paese” e il Congresso della Dante Alighieri rappresenta “una occasione per riflettere su quanto bisogna ancora fare e, nello stesso tempo, per individuare i mezzi e le risorse per coinvolgere al meglio le nostre comunità e i nostri giovani all’estero, affinché possano tornare ad essere protagonisti della propria crescita individuale e collettiva, per contribuire allo sviluppo del nostro Paese e della cooperazione tra l’Italia e i paesi di arrivo”. (R.I.)

Bellunesi nel mondo: a Canale d’Agordo la festa annuale

17 Luglio 2019 - Roma - Il paese di Papa Luciani, Canale d’Agordo, è pronto ad ospitare la tradizionale “Festa dei Bellunesi nel Mondo”. L’evento si terrà nella giornata di domenica 21 luglio e vedrà la partecipazione di molti emigranti provenienti da tutto il mondo, oltre alla attiva presenza degli ex emigranti. Il programma prevede alle ore 10.30 ritrovo in piazza a Canale d’Agordo; ore 11.00 Santa Messa concelebrata dal Vescovo di Belluno-Feltre Mons. Renato Marangoni, con la partecipazione del coro “Val Biois”; seguirà il saluto delle autorità presenti; ore 12.30 corteo con i gagliardetti delle Famiglie Bellunesi e delle Associazioni locali dal centro del paese fino alla “Baita del Cacciatore” (circa 600 metri di camminata). La giornata proseguirà con il pranzo e un intrattenimento musicale con il sindaco di Vigo di Cadore. Grazie al supporto della Fondazione Papa Luciani si avrà la possibilità di visitare il museo a lui dedicato presente nel centro del paese con una visita guidata a cura del direttore Loris Serafini. «Ringrazio il sindaco Colcergnan», sono le parole del presidente dell’AssociazioneAbm Oscar De Bona, «gli Alpini, la riserva di Caccia, la Famiglia Ex emigranti dell’Agordino e tutte le persone di Canale d’Agordo per la preziosa collaborazione  e disponibilità». Grazie al supporto del panificio “Crock” si avrà la possibilità, al termine del pranzo, di assaggiare il tipico dolce locale: il carfogn. «Proprio ieri», conclude De Bona, «assieme al mio direttore Marco Crepaz ho potuto verificare l’ottima organizzazione e il luogo stupendo che ospiterà i nostri emigranti, i nostri  soci e simpatizzanti. Vi aspettiamo a Canale d’Agordo».  

Fondazione Missio: in Brasile l’incontro dei missionari italiani

17 Luglio 2019 - Roma - Si svolgerà da lunedì 22 a venerdì 26 luglio presso il Centro de Treinamento de Líderes de Itapuã (rua Alves Ribeiro, 235, Loteamento Pedra do Sal – Itapuã – Salvador – BA) l’incontro delle missionarie e dei missionari italiani presenti in Brasile. “L’audacia della tenerezza: una lettura missionaria dei segni dei tempi” è il tema della settimana, che prevede anche una riflessione (affidata alla teologa Serena Noceti) sulla preparazione al Sinodo dell’Amazzonia, nella mattinata di giovedì 25. Partecipa all’incontro anche don Giuseppe Pizzoli, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese e Direttore Generale della Fondazione Missio.  

Farnesina: dal 24 al 26 luglio la conferenza con gli ambasciatori italiani nel mondo

12 Luglio 2019 - Roma -  A distanza di due anni la Farnesina torna a riunire a Roma oltre 100 tra Ambasciatori italiani nel mondo. Il 24 luglio si apre al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale la XIII Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia. Un'occasione di confronto e riflessione affinché la Farnesina, grazie alla sua rete diplomatica, possa rappresentare – spiega una nota -  sempre di più, “un valore aggiunto per la sicurezza e la crescita di tutto il Sistema Paese”. I lavori della Conferenza si snoderanno tra l'impegno della diplomazia italiana su temi come Europa, Mediterraneo, cooperazione, sfide della globalizzazione, soft power italiano e tutela dei connazionali all'estero. La Conferenza si chiuderà il 26 luglio alla Farnesina.    

Mci Limburg: da ottobre arriva don Gregorio Milone

11 Luglio 2019 - Limburg - Don Gregorio Milone cambia Missione. Ormai è ufficiale: domenica 16 giugno don Gregorio Milone ha informato i suoi parrocchiani di Esslingen che dopo il periodo estivo passa in un’altra diocesi e in un’altra Comunità. Con il primo di ottobre diventerà missionario a Limburg (diocesi di Limburg), come successore di p. Lupo che, avendo raggiunto gli 80 anni, entra definitivamente in pensione. Se qualcuno è interessato alla Mci di Esslingen, si metta in contatto con la Delegazione.

Norvegia: ad agosto l’incontro del Comites con i giovani italiani

10 Luglio 2019 - OSLO – Giovedì 22 agosto il Comites di Oslo organizza un incontro interamente dedicato ai giovani italiani residenti in Norvegia. Una iniziativa che vuole essere un’occasione per ascoltare le idee e proposte degli under 35 residenti in Norvegia e iniziare a programmare attività future. L’incontro sarà coordinato da Rosa Manzo che è stata la delegata del Comites Oslo al Seminario dei giovani italiani nel mondo che si è tenuto a Palermo lo scorso aprile. L’invito è aperto a tutti i ragazzi e ragazze italiani con meno di 35 anni (di prima o seconda generazione) residenti in Norvegia. Per confermare la partecipazione indirizzo email: giovani@comitesoslo.org  

Veneto: approvati due progetti sul tema dell’emigrazione

10 Luglio 2019 -

Belluno - “Un sogno chiamato Veneto” e “L’epopea dell’emigrazione veneta a portata di click”. Sono questi i titoli dei due progetti dell’Associazione Bellunesi nel Mondo che sono stati approvati dalla Regione Veneto. Il primo riguarda un soggiorno in Veneto dedicato a dodici anziani, discendenti veneti, residenti in Brasile, in Argentina e in Messico; mentre il secondo permetterà di incrementare il materiale fotografico digitalizzato da pubblicare nel sito Centrostudialetheia.it.

“Siamo davvero soddisfatti che la Regione Veneto sosterrà economicamente questi due progetti”, ha detto il presidente dell’Associazione Oscar De Bona: “il nostro associazionismo non può contare solo sul volontariato, ma necessita di un supporto economico da parte dell’Ente pubblico. Le dinamiche migratorie bellunesi, venete e italiane devono essere sostenute sia per quanto riguarda la parte storica, sia per l’attualità che vede sempre più giovani emigrare e sempre più anziani chiedere bisogni e supporto”.

Fratel Biagio Conte in viaggio per l’Europa “per scuotere le dure coscienze e aprire i cuori”

10 Luglio 2019 - Palermo - “Profondamente umiliato e tristemente sofferente nel più intimo del mio cuore, mi preparo ad andare via dall’Italia come un esiliato ma come cittadino italiano anch’io mi faccio e mi rendo un’emigrante ma già lo sono come tantissimi emigranti umiliati nel passato e che fino ad oggi continuano ad andare via dall’Italia. Sento nel mio cuore questa voce: andare e portare nelle prove e nelle persecuzioni il prezioso messaggio di pace e di speranza affinché si possano scuotere le dure coscienze, aprire i cuori duri, le contorte menti di tanti uomini e donne che ancora oggi sono lontani dalla verità, dalla giustizia e dalla pace”. Fratel Biagio Conte, il missionario laico che nel 1993 ha fondato a Palermo la “Missione di speranza e carità”, per accogliere poveri, migranti e malati psichici, è tornato a mettersi in cammino, questa volta in Europa, “per scuotere le dure coscienze” su quella che ha chiamato più volte “la persecuzione in atto contro gli immigrati”. “Dove mi recherò – città, Paese e Nazione – sarò anch’io un immigrato, uno straniero in terra straniera così finalmente potrò condividere ed essere solidale con i tanti fratelli e sorelle emigranti e con i tantissimi fratelli e sorelle immigrati di tutto il mondo. Non accetto le ingiustizie e la divisione dei popoli, l’intolleranza e le discriminazioni. Ma spero in un mondo migliore affinché ognuno di noi possa contribuire ad essere costruttore di vera giustizia e di vera pace – ha scritto in un messaggio fratel Biagio, prima di partire la sera dell’8 luglio -. Prenderò anch’io la barca, il traghetto come gli emigranti del passato e gli immigrati di oggi, da Palermo fino a Genova e poi continuerò a piedi in preghiera e penitenza fino al confine con l’Europa portando nel cuore e per iscritto i veri diritti umani e il vero umanesimo. Attraverserò nuovamente la regione Liguria e la Lombardia passando dal Duomo di Milano dove dedicherò una preghiera per tutti i popoli, per l’uguaglianza, la pace, la speranza e per una vera fratellanza”. Poi, prosegue Conte, “passerò recandomi al comune di Milano, alla regione, al governo per un saluto ricco di giustizia, di pace e di speranza affinché l’Italia ritorni ad aprirsi e ad essere nuovamente più solidale. Poi ai piedi entrerò in Europa e nei vari stati e nazioni, mi recherò al Parlamento europeo comunicando il prezioso dovere e impegno nel costruire la tanto attesa Unione europea e al più presto quella mondiale per costruire così tutti insieme un mondo migliore nel rispetto di tutti gli esseri umani, dell’ambiente e della natura”.  

“Minatori del Basso Agordino negli U.S.A: un convegno a Belluno

9 Luglio 2019 - Belluno -  “Minatori del Basso Agordino negli U.S.A. La grande migrazione a Bingham Canyon (Utah) e negli Stati Uniti dalla fine dell'800 al 1939”. E’ la ricerca di Moreno De Zaiacomo che sarà presentata ad Agordo, presso la Biblioteca Civica il 12 luglio prossimo. Consultando fogli di imbarco, censimenti americani, elenchi dei defunti e testimonianze epistolari dal lavoro dell’autore emerge un quadro ricco di nomi e storie che raccontano di partenze da Agordo, Gosaldo, La Valle, Rivamonte, Taibon e Voltago verso un altro mondo. Il Nuovo Mondo per eccellenza, quegli Stati Uniti “terra promessa” che regalarono a centinaia di emigranti agordini – perlopiù minatori – vicende diverse, fatiche comuni, sacrifici e speranze culminati in traiettorie e sorti alterne.  La presentazione è promossa, fra gli altri, da Associazione Bellunesi nel Mondo e Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati” e sarà trasmessa in diretta su Radio Abm e sulla pagina Facebook Bellunesi nel Mondo.  

Calabria: il 30 luglio parte il “Piccolo Festival delle Spartenze”

9 Luglio 2019 - Roma – Si svolgerà dal 30 luglio al 3 agosto a Paludi (Cs), il “Il Piccolo Festival delle Spartenze”, giunto alla quarta edizione. Il festival avrà poi un ulteriore evento in programma per il 17 agosto 2019. Si tratta de la “Notte dei Ricercatori Italiani nel Mondo. Il Festival nasce nel 2016 come un’iniziativa culturale finalizzata a riunire gli attori culturali, la società scientifica e gli enti territoriali del territorio per promuovere e sviluppare le comunità, utilizzando la migrazione in chiave positiva, come elemento interpretativo e di conoscenza: è “un contributo e un tributo alla nostra Italia e ai tanti italiani sparsi nel mondo”. L’iniziativa sarà presentata giovedì 11 luglio alla Camera dei Deputati. A presentarla, tra gli altri i parlamentari eletti all’estero Fucsia Nissoli Fitzgerald e Nicola Carè insieme a Giuseppe Sommario, Ricercatore dell’Università Cattolica di Milano e Direttore artistico del Festival; Adolfo F.L. Baratta dell’Università degli Studi Roma Tre e Direttore Scientifico del Festival; Antonio Damasco, attore e Direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare. Interverranno anche Vittoria Baldino, Deputata calabrese, Nicola Irto, Presidente Consiglio regionale della Calabria; Orlandino Greco, Consigliere Regione Calabria con delega all'emigrazione e Luigi Scaglione, Coordinatore del Centro Lucani nel Mondo e delle Consulte Nazionali.