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Migrantes Cassano allo Jonio: le celebrazioni per la GMMR

24 Settembre 2021 - Cassano allo Ionio - In sintonia con la Chiesa Mondiale anche la Diocesi di Cassano All'Ionio, guidata dal Vescovo Mons. Francesco Savino, intende riunirsi per riflettere su tema della migrazioni nella Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà domenica 26 settembre. Il tema scelto da Papa Francesco per le celebrazioni di quest’anno è Verso un “noi” sempre più grande e fa eco al suo appello a far sì che «alla fine non ci siano più “gli altri”, ma solo un “noi”. L'incontro si terrà presso la Parrocchia della Sacra Famiglia in Villapiana guidata da don Nicola De Luca. Il direttore dell'Ufficio Migrantes della Diocesi, Leonardo Cirigliano ha definito questo consueto appuntamento come "un momento utile per guardare, veramente, l'altro come se fosse Cristo e non come fosse un nemico". L'Ufficio Migrantes della Diocesi ha appena concluso il primo corso di alfabetizzazione per extracomunitari e a tal proposito ha dichiarato Cirigliano: "le persone costrette a fuggire dalle loro case spesso lottano per ricostruire un futuro in dignità. Noi siamo al loro fianco tutti i giorni, con il nostro operato, in sordina così come siamo abituati cerchiamo di sostenerli in questo sforzo". All'incontro anche il vescovo che, proprio in conclusione dell'Assemblea Diocesana ha sottolineato che "non bisogna ricordarsi dei fratelli Immigrati solo un giorno l'anno, ma bisogna fare esperienza ogni giorno per essere al loro fianco e tendere loro la mano". Nel messaggio di quest'anno Papa Francesco ha voluto “indicare un chiaro orizzonte per il nostro comune cammino in questo mondo”. Si legge nel testo: nel tempo presente questo noi “è rotto e frammentato, ferito e sfigurato. E questo si verifica specialmente nei momenti di maggiore crisi, come ora per la pandemia. E il prezzo più alto lo pagano coloro che più facilmente possono diventare gli altri: gli stranieri, i migranti, gli emarginati, che abitano le periferie esistenziali. In realtà, siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a impegnarci perché non ci siano più muri che ci separano, non ci siano più gli altri, ma solo un noi, grande come l'intera umanità”.