Tag: Festival della Migrazione-Modena

Festival della Migrazione: dal 4 al 6 novembre la sesta edizione

28 Ottobre 2021 - Modena - ‘Cittadini tutti’: il titolo è già un programma. Torna a Modena e Carpi, in versione ibrida in presenza e online, il 4, 5 e 6 novembre il Festival della Migrazione che taglia il traguardo della sesta edizione come sempre promosso in particolare da Fondazione Migrantes della Cei, da Porta Aperta e dal Crid di UniMoRe. L’appuntamento è in linea con quello dello scorso anno e metterà al centro i giovani migranti, le loro aspirazioni e richieste e le risposte della società e della politica. “La sfida delle migrazioni non riguarda più soltanto l’accoglienza, ma la capacità di costruire un Paese dove le diversità, la presenza di persone di Paesi, culture e religioni differenti, sappiano comporsi in una realtà più ricca”, sottolinea don Giovanni De Robertis, Direttore Generale della Fondazione Migrantes. La vera sfida – osserva - è proteggere, promuovere, integrare, come ci ricorda Papa Francesco. Senza queste azioni non è data una vera accoglienza”. Nel corso del Festival, che prevede approfondimenti, dibattiti e tavoli tematici su cooperazione, economia e lavoro, sarà presentato il seminario ‘Costruttori di ponti – Di generazione in generazione’ del Ministero dell’Istruzione, Fondazione Migrantes e Istituto Cervi, con la presenza tra gli altri del Ministro Patrizio Bianchi. Sabato 6, in piazza Torre, è in programma anche un flash mob, con le associazioni che si occupano di integrazione e di formazione. Tra gli altri tavoli quello sull’economia, quello sulla cooperazione internazionale e quello con rappresentanti delle forze politiche. Interverranno il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, l’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, Mons. Erio Castellucci: il Rettore di Unimore, Carlo Adolfo Porro; il Presidente di Acri, Francesco Profumo, quello di Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli. Tra gli ospiti il professor Luigi Farrajoli, il saggista Mauro Magatti, la mediatrice culturale Marwa Mahmoud, la scrittrice Chaimaa Faithi, il cantante Amir Issa, l’economista Leonardo Becchetti, il presidente di Terzjus Luigi Bobba, l’ex allenatore di volley Mauro Berruto, il mezzofondista Illias Aouani, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli e, naturalmente, il Presidente di Fondazione Migrantes Mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio. L’obiettivo “è quello di rappresentare la diversità, le sfumature e l’esperienza soggettiva all’interno della migrazione, partendo dal comune denominatore dell’appartenenza all’umanità. Vogliamo sfidare la retorica che riduce i migranti a categorie semplicistiche: nemici attivi o vittime passive”, sottolinea Alberto Caldana, presidente di Porta Aperta. “Quando parliamo di migranti parliamo di persone, di storie, di volti. E puntare l’attenzione sui giovani è ancora più importante, pensiamo alle centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi, giovani che vivono, studiano, fanno sport o volontariato qui in Italia, che si sono e si sentono italiani e non possono accedere alla cittadinanza”, aggiunge da parte sua il portavoce del Festival, Edoardo Patriarca. Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes della Cei, da Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni, dall’Università di Modena e Reggio Emilia e dal Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità e da Integriamo, con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Comune di Carpi, Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) e diversi altri enti locali, gode inoltre del sostegno del Csv Terre Estensi e di Fondazione di Modena e del contributo di Bper Banca, Fondazione Sias e Menù.