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CEI: “condanniamo fermamente la cultura dell’odio”

3 Novembre 2020 - Roma - Nizza, Lione e Vienna: in questi giorni "si è tornati a rivivere il dramma della ferocia e della crudeltà di chi cerca di minare alle fondamenta la nostra appartenenza e la nostra fede". Lo ha detto questa mattina il Vice Presidente della CEI Mons. Mario Meini aprendo i lavori  della sessione straordinaria del Consiglio Permanente della CEI. "Una recrudescenza di brutalità - ha detto il presule - che serpeggia anche all’interno del resto d’Europa e che non possiamo ignorare: né come comunità cattolica, né come cittadini di una democrazia". Mons. Meini, a nome dei vescovi italiani esprime "dolore e vicinanza alle vittime degli attentati, alle loro famiglie, ai Pastori, ai fedeli, ai popoli francese e austriaco. Condanniamo fermamente la cultura dell’odio e del fondamentalismo che usa l’alibi religioso per corrodere con la violenza il tessuto della società, anche attraverso l’anticristianesimo e l’antisemitismo. Siamo certi che l’odio di pochi non disperderà il tesoro prezioso di collaborazione fraterna, costituito da una grande maggioranza di persone di diverse religioni. Come testimoniato dai tanti fratelli islamici, provati da quanto avvenuto in Francia e in Austria". (R:I)  

Mons. Meini, un “pensiero” al card. Bassetti

3 Novembre 2020 - Roma – “E’ un momento di dolore per tanti! In questi mesi ho avuto modo di condividere la fatica e la stanchezza di un tempo inedito che sta interessando l’umanità intera. Eppure e nonostante tutto, continua a operare la bellezza del Mistero che si fa dono”. E’ il Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Mario Meini a leggere il messaggio del cardinale Gualtiero Bassetti in apertura dell’incontro del Consiglio Episcopale Permanente che si è aperto questa mattina. Il porporato è attualmente ricoverato per Covid all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. "Anche quando tutto sembra finito, c’è uno spiraglio di luce che continua a indicare il cammino", ha scritto il card. Bassetti: “C’è una voce che interpella e si propone come via per evitare solitudine e disperazione. Stiamo vivendo un cammino sconosciuto per alcune generazioni: è occasione per sentirci ed essere fratelli e sorelle riconciliati nel Dio della vita". Nell’aprire i lavori Mons. Meini ha sottolineato che la pandemia “sta correndo veloce e con i suoi tentacoli pare stringere in una morsa soffocante, ancora una volta, la nostra quotidianità. Anche le nostre Chiese, inserite nel tessuto sociale dei territori, fanno i conti con questa difficile realtà”.  Dopo aver rivolto un saluto particolare al card. Bassetti ed aver ringraziato papa Francesco per la nomina di sei cardinali  italiani, il Vicepresidente  della CEI ha parlato della situazione che stiamo vivendo del Paese: “mai come in questo momento di dolore, paura e preoccupazione che attanagliano in modo allarmante il nostro Paese, sarebbe prezioso e confortante potersi incontrare di persona per ascoltarci e per sostenerci. Lo facciamo diversamente, con questa sessione straordinaria. Ci consola la consapevolezza che, anche se fisicamente distanti, non siamo per questo lontani: ci uniscono quella comunione fraterna e quella corresponsabilità nel servizio in cui, come vescovi, siamo impegnati a crescere ogni giorno. Del resto, stiamo verificando come in tutto il territorio nazionale inizino nuovamente a diradarsi quelle occasioni d’incontro - sul lavoro, a scuola, in parrocchia, nel vicinato - che, in condizioni normali, scandirebbero le giornate di ciascuno. Anche le attività educative e pastorali nelle nostre comunità, in via precauzionale, stanno prendendo nuove forme: emerge un forte e apprezzabile senso di responsabilità per la salute di tutti. Le relazioni interpersonali e comunitarie sono preziose, ma altrettanto importante, persino vitale, si rivela in questa fase la massima prudenza nei contatti e nelle occasioni pubbliche di riunione”. La realtà di questo tempo “s’impone con tutta la sua forza e ci troviamo di nuovo a confrontarci con una situazione che sta travolgendo i nostri piani e che c’impone una valutazione ulteriore delle circostanze e del contesto nel suo sviluppo”. Mons. Meini ha quindi citato un recente Rapporto Caritas sulla povertà che rileva gli effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19. Si profila – ha detto -  “una grave recessione economica, terreno fertile per la nascita di nuove forme di povertà” e “oggi come mai nel recente passato, siamo chiamati a entrare in contatto con le ferite profonde dell’umanità del nostro tempo. Siamo certi che le parrocchie, le associazioni e i movimenti, seguendo l’esempio del Buon Samaritano, sapranno farsi carico delle sofferenze con cura, dolcezza e umiltà. La passione e lo zelo di testimoniare il Vangelo non vengono mai meno”. Raffaele Iaria