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Don De Robertis: conoscere una realtà ecclesiale che porta un grande contributo di fede

12 Novembre 2019 - Roma - “Incontri questi che aiutano nella conoscenza di una realtà ecclesiale che porta un grande contributo di fede”. E’ il commento del Direttore generale della Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis al termine di alcuni incontri avuti alla Fondazione con i cappellani etnici di alcune comunità cattoliche presenti in Italia. Il sacerdote ha partecipato a tutti gli incontri portando il saluto della chiesa italiana ad una “porzione di popolo di Dio che vive nel nostro Paese una grande fede. Conoscere e ascoltare la loro testimonianza  dice oggi - aiuta nell’incontro con queste persone che fanno ormai parte attivamente del nostro tessuto sociale ed ecclesiale”. I cappellani etnici di alcune comunità, infatti, in questi ultimi giorni si sono ritrovati a Roma per incontri pastorali nazionali presso la Fondazione Migrantes. E’ stata l’occasione per un confronto e un esame della situazione presente in Italia a partire dalla loro situazione sociale perché “si sentono stretti nelle città dove vivono; l’integrazione è molto difficile a causa spesso di pregiudizi”, ha detto il coordinatore nazionale degli africani di lingua francofona in Italia, don Mathieu Malick Faye sottolineando anche l’accoglienza positiva che hanno ricevuto e ricevono nelle diocesi italiane dove, spesso viene concessa loro una chiesa e una abitazione per il cappellano. Nonostante le difficoltà  “le comunità camminano, partecipano e danno del loro meglio per contribuire alla vita diocesana, servire, dare della gioia con i canti africani, con la messa africana, con i concerti, con la vita gioiosa e con la speranza perché ‘c’è più gioia nel dare che nel ricevere’”. Nei giorni scorsi anche i cappellani che seguono le comunità africane di lingua anglofona si sono ritrovati a Roma su iniziativa del coordinatore nazionale don Matthew Eze che nell’introdurre i lavori ha evidenziato il lavoro fatto nella diocesi italiane in collaborazione con le pastorali diocesane “impegnandoci nella formazione spirituale e sociale dei nostri connazionali”. Sempre presso la Fondazione Migrantes l’incontro dei cappellani peruviani e latino americani. Un popolo quello latino americano presente ormai in Italia da diversi anni e che “porta la sua fede. Questo popolo di Dio non esiste in astratto ma è incarnato nei diversi popoli della terra”, ha detto p. Emerson Campos Aguilar, coordinatore per la comunità peruviana in Italia sottolineando l’impegno della chiesa italiana nella pastorale. Anche i cappellani che seguono le comunità albanesi nel nostro Paese si sono incontrati recentemente a Roma con il coordinatore nazionale don Elia Matija. (Raffaele Iaria)