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Tirana: mostra di Xhixha per celebrare amicizia con Italia

9 Giugno 2021 - Tirana - L’Ambasciata d’Italia a Tirana celebra con l’opera dell’artista Helidon Xhixha trent’anni di amicizia e solidarietà tra Italia e Albania, nel ricordo degli sbarchi di decine di migliaia di albanesi trasportati da imbarcazioni di fortuna sulle coste pugliesi nel 1991. L’esperienza di vita di Helidon, che trent’anni fa ha raggiunto la Puglia su una di quelle navi per trovare un futuro nel “Paese di fronte”, e la sua arte, capace di sprigionare un’energia di forza, luce e costante rinnovamento, costituiscono il simbolo di un’unione culturale di incredibile valore e sono la testimonianza plastica di una delle storie di successo che trent’anni di integrazione albanese in Italia hanno generato. Negli ultimi decenni, Helidon Xhixha (nato a Durazzo nel 1970) si è imposto come una personalità di spicco della scena artistica contemporanea, ottenendo grande successo di critica a livello internazionale. Dopo aver ereditato dal padre la passione per le arti, Helidon si è formato in Italia, presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, dove ha potuto sviluppare la sua tecnica. Le sue sculture tridimensionali in acciaio inox mettono in luce la relazione intrinseca tra l’opera d’arte e l’ambiente circostante. “Io non scolpisco i materiali, piuttosto li uso per scolpire la luce”, ha dichiarato lui stesso. Nel quadro delle diverse iniziative culturali che nel corso dell’estate celebreranno il 30esimo anniversario di solidarietà tra Italia e Albania tra le due sponde dell’Adriatico, l’Ambasciata d’Italia a Tirana, in collaborazione con il Comune di Tirana, ha inaugurato una delle principali piazze del centro, risistemata di recente e rinominata “Piazza Italia”, con l’opera monumentale “Big Bang” in occasione della Festa della Repubblica. La scultura monumentale dell’artista (480X480X480 cm), una sfera in acciaio con elementi lucidi e satinati, dialoga in un contesto suggestivo che intreccia elementi architettonici razionalistici risalenti agli anni ‘30 dello scorso secolo e dovuti al genio dell’architetto italiano Gherardo Bosio, con la contemporanea opera architettonica di Marco Casamonti, che ha progettato il nuovo Stadio Nazionale. “La scultura è un inno alla rinascita che riflette sull’inizio del tempo e dello spazio. Ricrea un’esplosione capace di sprigionare un’energia infinita e pura necessaria a rimettere in moto il nostro universo, le nostre vite. Ogni momento è un nuovo inizio”, così l’ha definita lo scultore dopo averla realizzata. L’opera è stata presentata dall’Ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci, come “il simbolo di rinascita che abbiamo scelto per la Festa dell’Italia in Albania, un invito a riappropriarci degli spazi pubblici e dei nostri spazi, della nostra storia e cultura comune, dopo le difficoltà e la solitudine cui siamo stati costretti durante la pandemia”, in occasione di una cerimonia cui hanno partecipato, oltre all’artista e al curatore Anselmo Villata, il Sindaco Erion Veliaj e la Ministra della cultura, Elva Margariti.