Minori stranieri soli. L’allarme dell’Anci: “Così i Comuni rischiano il dissesto”

10 Settembre 2025 –

La recente circolare del Viminale detta nuove modalità di erogazione delle risorse a valere sul Fondo per l’accoglienza dei MSNA (Minori stranieri non accompagnati). Di fatto ad oggi per i primi due trimestri del 2025 i Comuni si sono visti rimborsati solo il 35% delle spese sostenute per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, cosa che ha destato fortissima preoccupazione tra gli enti locali. A denunciarlo, in questa intervista al Sir, è Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e delegato nazionale Anci per immigrazione, politiche per l’integrazione e accoglienza.

Sindaco, cosa prevede la circolare e perché i Comuni sono in allarme?

Questa circolare espone i Comuni a una condizione di estrema difficoltà. Prevede che le spese per i minori stranieri non accompagnati vengano rimborsate in proporzione alle disponibilità del fondo stesso: ad oggi per i due trimestri del 2025 solo al 35% di quanto richiesto dai Comuni. In passato, invece, la copertura era integrale, come è giusto che sia. È impensabile che i Comuni possano farsi carico del restante 65%.

Che conseguenze concrete comporta?

Il rischio è di un vero e proprio dissesto diffuso. Parliamo di cifre enormi: Bergamo ha già uno scoperto di 8 milioni, L’Aquila con 2 milioni e Novara con più di 1 milione. Ma i casi sono molti altri. Questo mette in ginocchio i bilanci comunali e costringerebbe a comprimere altri servizi essenziali, con il rischio di alimentare tensioni sociali. Non dimentichiamo che i Comuni hanno già chiuso i bilanci 2023 e 2024: significa debiti fuori bilancio ingestibili. (Filippo Passantino/SIR | continua a leggere)

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(foto: Siciliani-Gennari/SIR)

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