2 Marzo 2022 – Su quadrante dell’Europa, la culla della luminosa civiltà, le lancette tornano sulle ore buie. Circolarità di una storia che sembra ripetersi non a causa del fato ma per scarsa memoria. Terra meravigliosa, che ha visto piangere i suoi figli e le sue figlie, a causa delle guerre che sul suolo si sono consumate. Non solo epiche battaglie, ma conflitti dalle dimensioni mondiali. Ideologie che hanno annichilito l’uomo per quella brama di potere e di imperialismo, che fa perdere la testa. Ore buie, che scandiscono una notte che sembrava ormai passata, di cui si faceva memoria solo nelle giornate legate agli orrori dell’olocausto e delle foibe, dei genocidi. Scene viste nei film che si ripropongono con agghiacciante violenza, terribile contemporaneità. Muro contro muro le due superpotenze si affrontano su un terreno conteso. Guerra fredda, Stati considerati campi di battaglia, attacchi tecnologici e sanzioni commerciali, interessi e crolli della borsa. File di carri armati, missili e droni, armi sempre più sofisticate. E l’uomo continua la sua egoistica corsa verso un potere che non deve essere messo in crisi per nessun motivo. Dove c’è puzza di complotto, vero o presunto, si interviene in maniera devastante. L’io si riprende il suo spazio e riappare l’uomo solo al comando, così come accadde in tempi passati. I dissensi non sono ammessi! Minacce terribili: chi si metterà contro farà le spese con una forza distruttiva mai vista prima. Non è passato nemmeno un secolo di pace in Europa e i confini di uno Stato sovrano sono stati violati per imporre con forza la volontà suprema; il grande Impero fa sentire il fiato sul collo del debole offrendo in cambio solo una libertà limitata, come quella di un cane legato alla catena. Fin qui e non oltre! Si dibatte, si calcola, si tira la corda per vedere chi cede prima, da che parte cede e fin dove possono tirare gli altri partner che potrebbero perdere tutto. Fino a quando può resistere il giovane stato Ucraino? Il piccolo Davide contro il colosso Golia. Ma volte possono bastare anche cinque ciottoli di fiume, una pietra che rotolando dalla montagna colpisce la base della grande statua di Nabucodonosor. E il gigante dai piedi di argilla può crollare definitivamente. (Enzo Gabrieli – Direttore “Parola di Vita”)


