Mediterraneo: arrivi e soccorsi, l’attesa dei 360

26 Ottobre 2021 – Milano – «Chiediamo un porto sicuro per la GeoBarents subito. Con 367 sopravvissuti a bordo, tra loro 172 minori, e previsioni meteo terribili, non possiamo più aspettare in mare» è l’appello accorato lanciato dalla nave della Ong Medici senza frontiere. Dopo cinque soccorsi con condizioni meteo proribitive, i medici volontari sono ancora in attesa di un porto sicuro. Dei 367 sopravvissuti dalle onde del mare alte fino a 3 metri e dai venti di 25 nodi e più, ben 172 sono minori e fra questi, 134 sono soli e non accompagnati. «Grazie alla segnalazione di Alarm Phone, abbiamo raggiunto un gommone che stava imbarcando acqua. Nonostante le condizioni meteo molto difficili siamo riusciti a salvare tutte le 71 persone a bordo» raccontano i volontari. Sono invece sicure, in un porto italiano, le 512 persone sbarcate negli ultimi due giorni in diversi porti d’Italia. L’arrivo più massiccio, come ormai avviene da alcune settimane, in Calabria, a Roccella Jonica. La Guardia Costiera ha coordinato il soccorso di un peschereccio con i migranti a bordo. L’unità, partita da Tobruk, è stata soccorsa in condizioni meteomarine avverse, peraltro in forte peggioramento. L’operazione è avvenuta sabato ma è stata data notizia solo ieri. Sul posto sono intervenute la nave Dattilo della Guardia Costiera, un’unità navale della Polizia di Frontiera rumena, presente nell’ area per attività di vigilanza sotto l’egida dell’Agenzia Frontex, nonchè tre motovedette della Guardia Costiera che hanno tratto in salvo i migranti per poi trasferirli a bordo delle due unità maggiori. Nella stessa serata di sabato le persone soccorse sono state portate in sicurezza nel porto di Crotone.

Anche i 68 migranti che erano al largo di Lampedusa hanno finalmente trovato un porto sicuro. Sono stati tratti in salvo dalla motovedetta della Guardia di Finanza: erano su un barcone segnalato in difficoltà dal centralino umanitario Alarm phone, attivo nel monitoraggio del Mediterraneo. Sono in tutto 329 le persone attualmente ospitate nell’hotspot di Lampedusa. «Qui la situazione è tranquilla: siamo abituati a gestire anche più di 300 persone, per noi questi numeri sono la normalità » conferma il sindaco della piccola isola, Totò Martello. «Ora – precisa – a causa del maltempo, stiamo aspettando la nave quarantena che attraccherà appena il tempo sarà bello. A quel punto, li caricherà e i migranti osserveranno i giorni di quarantena come è prassi». Buone notizie anche per i 105 migranti a bordo dell’Aita Mari, la nave del progetto di salvataggio marittimo Maydayterraneo che ha attraccato ieri mattina a Trapani, dopo essere restata in attesa del via libera per quattro giorni. Ma c’è preoccupazione per il maltempo annunciato per le prossime ore. «Nelle prossime 48 ore – spiega la Ong Mediterranea – il Mediterraneo centrale e le isole ioniche saranno interessate da perturbazioni cicloniche molto forti con condizioni proibitive per la navigazione». Maltempo che rischia però di non fermare, al contrario di quello che accadeva negli anni scorsi, le partenze via mare. «Le partenze sono continue nonostante il maltempo, non si interrompono in inverno. Lo dimostrano anche i fatti di questi giorni: il maltempo non frena chi è disperato» commenta la ong Open Arms. Chi organizza la traversata non si fa tanti scrupoli e le barche sono lasciate a se stesse, aggiunge l’organizzazione umanitaria. Tragedia, infine, in Spagna dove un bambino è morto a bordo di un’imbarcazione che si trovava al largo delle Isole Canarie. Il piccolo è stato poi caricato su un elicottero del servizio di salvataggio marittimo spagnolo insieme ad altri cinque minori, tra cui due neonati, e due adulti, in quanto tutti sono stati considerati in condizioni di salute preoccupanti. Intanto hanno superato quota 50mila i migranti sbarcati in Italia nel 2021, mentre l’Oim stima in 26.705 le persone partite via mare ed riportate in Libia dalla cosiddetta Guardia costiera dall’1 gennaio: in tutto il 2020 furono 11.891. Sono invece 493 le persone che hanno perso al vita in mare e 686 i dispersi, da gennaio, nella rotta del Mediterraneo centrale. Non si fermano intanto gli allarmi in mare. Ieri, in tarda serata, è stato lanciato un allarme dalla nave portacontainer Jolly Cristallo che ha lanciato il mayday per una barca con 70 migranti a bordo (tra cui diversi bambini e anziani). La Guardia costiera ha inviato due motovedette in condizioni di mare proibitive, con onde alte quattro metri. (Daniela Fassini – Avvenire)

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