15 Giugno 2021 – Roma – 43.390 persone morte, senza contare i dispersi, dal 1990 a oggi, nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell’immigrazione verso l’Europa. Sono i dati che forniscono i promotori della veglia interreligiosa “Morire di Speranza” che si svolgerà questo pomeriggio a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, presieduta dal card. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede.
Un “conteggio drammatico”, che si è ulteriormente aggravato nell’ultimo anno: sono infatti 4071 le persone che, da giugno 2020 ad oggi, hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra nel tentativo di raggiungere il nostro continente, soprattutto dalla Libia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale.
Durante la veglia verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e accese candele in loro memoria. Parteciperanno numerosi immigrati di diversa origine e saranno presenti anche familiari e amici di chi ha perso la vita in mare. L’iniziativa, on occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, è promossa da Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Scalabrini Migration International Network, ACLI, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ACSE.


