8 Aprile 2021 – Siena – Si è svolto questa mattina, in videoconferenza, il seminario dal titolo “Le sfide dell’emigrazione”, organizzato dal dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena. L’incontro è stato organizzato per gli studenti dei corsi di Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa, tenuto dal professor Bianchi, e Demografia e disuguaglianza territoriali, tenuto dalla professoressa Buccianti. A relazionare sono stati chiamati il card. Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e delegato Migrantes della Conferenza Episcopale Toscana e mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, con una lunga esperienza nel campo delle migrazioni e già Direttore Generale della Fondazione Migrantes.
Il dibattito si è aperto con i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento prof. Gerardo Nicolosi e con una introduzione del card. Lojudice seguito dalla testimonianza di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore Migrantes della diocesi di Roma e dalla relazione di mons. Perego che ha concentrato il suo intervento sulle sfide che ci smuovono, ci obbligano ad assumere nuove prospettive e a sviluppare nuove risposte sul tema migratorio. Quando il prossimo è una persona migrante si aggiungono sfide complesse, ha detto il presule che ha sviluppato alcuni punti su cui riflettere a partire dalla sfida della realtà contro l’ideologia. Oggi – ha detto – sono circa 272 milioni i migranti internazionali, di cui il 74% in età economicamente attiva (tra 20 e 64 anni). Di questi 164 milioni sono lavoratori migranti, 26 milioni sono i rifugiati, 4,2 milioni i richiedenti asilo e 50,8 milioni gli sfollati interni, sia per conflitti che per catastrofi naturali. Riferendosi all’Italia i migranti sono circa 5.300.000, la maggior parte in età economicamente attiva. Di questi 2 milioni sono le famiglie; quasi tre milioni i lavoratori; 207mila i rifugiati; solo 1 su 10 di coloro che sono sbarcati sulle nostre coste si è fermato in Italia. Sono solo 80 mila il saldo tra chi è arrivato e chi è partito. L’Italia, per tanti motivi, ha detto mons. Perego, non è un Paese in cui i migranti vogliono fermarsi. A seguire ha analizzato “La sfida dell’apertura e dell’accompagnamento più che del rifiuto e del respingimento”; “La sfida dell’Investimento nella cooperazione allo sviluppo”. Ha affrontato il tema sull’”accompagnamento degli studenti stranieri” e sulla cittadinanza italiana ha detto che bisogna estendere “più che limitare”. E ancora il tema sulle “Aree metropolitane e i migranti”. In generale i migranti tendono a spostarsi dalla periferia verso il centro delle città per sentirsi più inclusi, ha detto mons. Perego. E poi la sfida dei diritti che hanno i migranti, la sfida dell’ingresso di famiglie e di richiedenti asilo, la sfida delle seconde generazioni, e concludendo, la sfida allo sfruttamento lavorativo. Concludendo i lavori il card. Lojudice ha evidenziato come una delle sfide sul tema migratorio oggi è quello ideologico che bisogna superare con la conoscenza del fenomeno. Il porporato ha poi citato i messaggi di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra ogni anno sottolineandone l’importanza non solo dal punto ecclesiale ma anche civile.


