26 Dicembre 2020 – La fatica di Abramo e Sara a divenire una famiglia felice ci apre lo sguardo su ciò che Simeone e Anna hanno potuto vedere in quei giovani Galilei, Maria e Giuseppe, che portavano al tempio il loro primogenito: una famiglia che era partita senza sapere dove andava a finire, eppure una famiglia fedele nel compiere ogni passo, secondo la legge di Mosè.
Quando si cerca di vivere santamente insieme, non viene chiesto l’impossibile ma solo di creare le condizioni necessarie perché il Signore compia l’impossibile.
La condizione perché ciò si possa realizzare è credere che un percorso nuovo sia sempre all’orizzonte; è sperare che ciò che tarda ad arrivare secondo i nostri criteri, un giorno potrà compiersi; è non scandalizzarsi per il mistero di contraddizione che sperimentiamo nella vita come nel mistero.
La festa della Santa Famiglia ci annuncia come ogni famiglia sia chiamata attraverso l’amore fiducioso in Dio, a generare ‘figli di Dio’, capaci un giorno di chiamare Dio, a loro volta: Abbà, Padre!
p. Gaetano Saracino


