6 Maggio 2020 –
Lampedusa – Tre sbarchi in poche ore, a Lampedusa, l’ultimo alle tre di lunedì notte, quando dieci tunisini sono arrivati al molo Favaloro e si sono confusi con gli altri 138 migranti di due precedenti sbarchi. L’hotspot dell’isola, infatti, ospita già 116 extracomunitari (20 in più della capienza massima consentita) da 27 giorni. Ma non è solo questione di numeri: al tempo del coronavirus, i nuovi arrivati non possono unirsi a chi ha già trascorso la quarantena in isolamento e attende di andare altrove. Farlo significherebbe far ripartire da capo la conta dei giorni. E così, ieri mattina, 82 dei nuovi arrivati sono stati imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle; altri 64 sono tuttora sul molo, mentre 44, dopo una notte all’addiaccio, tre giorni fa sono stati portati nella Casa della Fratellanza, gestita dalla parrocchia. Dell’emergenza di Lampedusa, ha parlato anche l’arcivescovo di Agrigento, cardinale Francesco Montenegro, durante la Messa per il patrono di Licata, Sant’Angelo. “Non dobbiamo disprezzare chi arriva da altri continenti. Cristo non ci vuole eroi, gli vanno bene anche i piccoli gesti”, ha detto.


