Papa Francesco prega per i governanti

2 Maggio 2020 – Città del Vaticano – Il pensiero e la preghiera di papa Francesco questa mattina è andato ai governanti. “Preghiamo oggi per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi: capi di Stato, presidenti di governo, legislatori, sindaci, presidenti di regioni … Perché il Signore li aiuti e dia loro forza, perché il loro lavoro non è facile. E che quando ci siano differenze tra loro, capiscano che, nei momenti di crisi, devono essere molto uniti per il bene del popolo, perché l’unità è superiore al conflitto”, ha detto introducendo la messa mattutina a Casa Santa Marta. Oggi, sabato 2 maggio, si sono uniti in preghiera 300 gruppi di preghiera che si chiamano i “madrugadores”, in spagnolo, cioè i mattinieri: quelli – ha spiegato il papa – che si alzano presto per pregare, fanno una levataccia proprio, per la preghiera. Loro si uniscono oggi, in questo momento, a noi”.

Nell’omelia sottolinea che la Chiesa cresce nei momenti di pace e di conforto, ma ci sono dei tempi difficili, di persecuzioni, tempi di crisi che mettono in difficoltà i credenti.

Un momento di crisi – ha detto papa Francesco – è “un momento di scelta, è un momento che ci mette davanti alle decisioni che dobbiamo prendere: tutti, nella vita, abbiamo avuto e avremo momenti di crisi. Crisi familiari, crisi matrimoniali, crisi sociali, crisi nel lavoro, tante crisi … Anche questa pandemia è un momento di crisi sociale”.

Il papa ricorda che in Argentina, “la mia terra”, c’è un detto che dice: “Quando tu vai a cavallo e devi attraversare un fiume, per favore, non cambiare cavallo in mezzo al fiume”. Nei momenti di crisi bisogna “essere molto fermi nella convinzione della fede”. Nel momento di crisi “c’è la perseveranza, il silenzio; rimanere dove siamo, fermi. Non è il momento di fare dei cambiamenti. È il momento della fedeltà, della fedeltà a Dio, della fedeltà alle cose che noi abbiamo preso da prima; anche, è il momento della conversione perché questa fedeltà sì, ci ispirerà qualche cambiamento per il bene, non per allontanarci dal bene”. E il papa ha pregato: “che il Signore ci dia la forza – nei momenti di crisi – di non vendere la fede”.

R.Iaria

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