2 Settembre 2019 – Roma – La Nave Mare, con a bordo ancora 31 migranti, da cinque giorni è in mezzo al mare. Nel pomeriggio di ieri per tre dei migranti a bordo c’è stata così l’evacuazione medica a Lampedusa.
Ai tanti appelli si è unito anche l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro sottolineando che con forza mi unisco all’appello lanciato dall’equipaggio della Nave Mar Jonio ormeggiata ad alcune miglia da Lampedusa; si tratta di “una situazione umanitaria gravissima per la mancanza di acqua potabile e per le condizioni del mare in costante peggioramento”. Dalla nave sono stati fatti trasbordare prima 64 migranti (fra cui donne incinte, bambini e persone in precarie condizioni di salute) e poi altre tre persone. Il trasbordo “sembrava aprire uno spiraglio in questa ennesima vicenda che vede compromettere e danneggiare la dignità di quei nostri fratelli che – scrive il porporato – prima ancora di essere migranti, sono persone umane già messe a dura prova – nei loro Paesi di provenienza – da guerre, violenze e carestie. Purtroppo assistiamo a una forma ingiustificata di durezza” nei confronti di queste persone che sono “rimaste a bordo e che ormai sono stremate fisicamente e psicologicamente, dopo diversi giorni di sosta in alto mare, sballottati dalle onde e privati del sacrosanto diritto di salvaguardare la loro vita”. Il card. Montenegro fa appello alle autorità competenti affinché “al più presto si decidano di permettere alla Mare Jonio di attraccare e di permettere ai migranti ancora a bordo di avere le necessarie cure mediche e l’approvvigionamento di acqua e cibo. Nella situazione drammatica che si è venuta a creare l’equipaggio sta facendo un lavoro straordinario che merita un grande apprezzamento; sono uomini e donne – scrive ancora l’arcivescovo di Agrigento – che hanno assicurato ai migranti l’assistenza, il sostegno e l’affetto per reggere a una prova così estenuante. Speriamo, per loro e per i migranti, che la Mare Jonio sia messa nelle condizioni di mettersi al riparo dalle onde e di entrare nel porto di Lampedusa. Prima di qualsiasi disputa politica vi sono i diritti umani che vanno difesi sempre e comunque. Il primato della dignità della persona umana per la Chiesa cattolica e per qualsiasi convivenza civile è un principio irrinunciabile. In virtù di questo principio, per favore, fate scendere i migranti della Mare Jonio!


