8 Luglio 2019 – Agrigento – “Siamo fieri del nostro santo nero, ma aumenta il numero di coloro che rifiutano e disprezzano quanti arrivano da altre terre. Senza conoscerli, li definiscono tutti delinquenti e terroristi; molti di loro sono cristiani come noi”. Lo ha tetto ieri il card. Francesco Montenegro, arcivescovo di Palermo, nell’omelia della messa celebrata in occasione della festa del patrono san Calogero.
Il card. Montenegro ha rivelato il suo “stupore” per il fatto che “oggi, solo perché non si condivide il pensiero di alcuni, si diventa oggetto di insulti pesanti”. “Povera democrazia! Continuando di questo passo si tornerà al far west (e i segnali ci sono), quando il prepotente decideva la sorte degli altri”. Per il porporato essere cristiani “non significa essere religiosi ma essere più umani, tanto da rassomigliare a Gesù di Nazareth. Non sono gli atti religiosi a farci cristiani, ma lo schierarsi dalla parte della sofferenza di Dio nella vita del mondo. Il Vangelo richiede non di fare delle cose, ma di fare delle scelte. Essere, cioè, come diceva Paolo, ‘cittadini degni del Vangelo’, cioè persone che trovano nella Parola di Dio la ‘marcia’ in più per vivere valori come la giustizia, il rispetto, l’onestà, la legalità”.


