Srilankesi in Italia: domani il pellegrinaggio al Santuario di Sant’Antonio a Padova

30 Aprile 2019 – Padova – Per il 22°anno consecutivo i migranti cattolici srilankesi che vivono in Italia si ritroveranno domani nel Santuario di Sant’Antonio di Padova per la celebrazione eucaristica seguita dalla processione e dalla benedizione del popolo con la sacra reliquia di Sant’Antonio da Padova. L’evento è promosso dai migranti cattolici srilankesi in Italia in collaborazione con i cappellani e il coordinatore nazionale Mons. Neville Joe Perera.

Con loro domani il vescovo di Kurunegala, Mons. Harald Anthony Perera, Presidente della Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka e il Vescovo di Padova, Mons. Claudio Cipolla. La celebrazione eucaristica sarà in suffragio per le vittime degli attentati nello Sri Lanka avvenuti nel giorno di Pasqua e che hanno causato centinaia di morti.

A Padova sono attesi circa 10mila fedeli srilankesi residenti in Italia e anche tanti cattolici italiani in solidarietà con la Comunità dello Sri Lanka. La celebrazione sarà presieduta da Mons Harald Anthony insieme a Mons. Perera. Al pellegrinaggio sarà presente anche l’ambasciatore srilankese, l’onorevole Daya Palpola. La celebrazione, che sarà in lingua cingalese e tamil, verrà trasmessa in diretta streaming web sul sito www.santantonio.org e in diretta via satellite sui media srilankesi. In tutte le celebrazioni verrà ricordata la raccolta fondi attivata dai frati della Basilica, con Caritas Sant’Antonio Onlus e Messaggero di Sant’Antonio Editrice per ricostruire il Santuario di Sant’Antonio a Colombo e la vicina mensa per i poveri, con i quali la comunità conventuale di Padova ha “un profondo legame affettivo”. L’annuale pellegrinaggio in Basilica di Sant’Antonio da parte degli Srilankesi immigrati è, fin da quando è stato istituito, un appuntamento molto sentito e partecipato, che porta a Padova il calore e la tradizione della devozione di questo popolo asiatico. La celebrazione, che si prolunga di molto rispetto alle nostre, risente delle consuetudini tipiche di questo popolo. In particolare, all’offertorio una lunghissima processione sfila davanti all’altare per lasciare soprattutto l’omaggio dei fiori, caratteristica tipica dei popoli asiatici. (R.I.)

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