Missioni cattoliche italiane: un ricordo di mons. Luigi Fraccari

12 Marzo 2025 – “Mons. Fraccari è una persona che non si può dimenticare”. Così iniziava il profilo di mons. Luigi Fraccari diffuso dalla Missione Cattolica Italiana di Berlino in occasione del primo anniversario della sua morte avvenuta a S. Ambrogio di Valpolicella (VR) il 24 gennaio 2000. Era nato a Caprino Veronese il medesimo giorno 91 anni prima.

Chi era don Luigi? Dopo l’armistizio tra Italia e Alleati – l’8 settembre 1943 – gli italiani da alleati della Germania nazista sono stati giudicati traditori con tutte le conseguenze del caso. E così 600 soldati italiani e 200 loro cappellani sono stati imprigionati in campi di concentramento a Berlino. Don Luigi ne rimase molto scosso e chiese al suo vescovo, mons. Girolamo Cardinali, di essere inviato in Germania perché, disse, “sono caduti nelle mani di briganti e voglio dare loro conforto e speranza”. Mons. Cardinali se ne meravigliò, ma accettò.

E dopo mesi per avere i necessari permessi religiosi e civili, don Luigi raggiunge Berlino nell’ottobre 1943 come assistente degli italiani in quella zona. Si mette al lavoro alacremente per le notifiche di morte rimaste inevase, con la visita ai prigionieri e procurando loro come possibile qualche vitto e per i cappellani il necessario per celebrare la Messa, sostenendoli moralmente e mantenendo la speranza del ritorno. Tutto questo d’intesa con la Chiesa locale tedesca, del cappellano italiano dell’Ambasciata d’Italia, il salesiano don Martino Cristofori, e il Nunzio Apostolico, mons. Cesare Orsenigo.

Nel Dopoguerra riesce ad acquistare una sede per i bambini orfani e gli anziani di Berlino in zona russa, con l’aiuto e la benedizione di papa Pacelli – Casa Pio XII, sede anche della Missione cattolica italiana -; si impegna per un cimitero degli italiani militari e civili e cura l’assistenza pastorale alla comunità italiana di Berlino, zona russa e settore russo compresi. In definitiva, 37 anni di Germania, con mille iniziative, aiutato da suore italiane.

A 91 anni rientra in Italia per ragioni di salute, divenendo collaboratore della parrocchia di Sant’Ambrogio Valpolicella ove era stato parroco prima di raggiungere la Germania. Nel 2001 con il sindaco di Sant’Ambrogio, Pierluigi Toffalori, e il parroco, don Igino Trevisan, nasce un Comitato per onorare don Luigi Fraccari che inizialmente edita alcune pubblicazioni.

A Caprino Veronese, dove era nato, gli viene dedicata una via il 1° febbraio 2003, dal sindaco Maria Teresa Girati. Nel 2007, poi anche il Comune di Sant’Ambrogio Valpolicella, luogo di sua attività pastorale in Italia, decide di dedicare “una via nel segno di Mons. Fraccari” con il sindaco Nereo Destri.

Segue nel 2008 la posa di un busto di mons. Fraccari ai piedi della facciata del piazzale municipio, presenti anche alcune Suore della Misericordia, la Congregazione che ha aiutato mons. Fraccari nell’assistenza ai bambini ed agli anziani della Casa Pio XII. (don Silvano Ridolfi)

Una delle vie intitolate a mons. Luigi Fraccari

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