Vangelo Migrante: III Domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Lc 1,1-4; 4,14-21)

20 Gennaio 2022 – Con la Lettera apostolica ‘Aperuit illis’ (2019), Papa Francesco stabilisce che la III Domenica del Tempo ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio.

La Parola di Dio è ordinariamente al centro della vita della comunità. Dall’ascolto nasce l’appartenenza a Dio; ma a volte si ha l’impressione che la Bibbia sia solo materia per esperti… In continuità con i ‘nuovi sguardi’ che papa Francesco sta offrendo nel suo magistero sull’evangelizzazione e sulla liturgia, anche sulla Bibbia egli accende una dimensione ‘popolare’ perchè tutti si riapproprino della sacra Scrittura, come Parola personale e comunitaria che Dio vuole offrire al suo popolo.

Il brano del Vangelo che proclameremo in questa domenica, ci situa bene in questa dimensione. Si tratta dell’incipit della vita pubblica di Gesù, subito dopo i vangeli dell’infanzia, preceduto dal ‘prologo’ del Vangelo di Luca.

L’evangelista si presenta come uno che ha fatto ricerche accurate (akribòs) perché vuole che i cristiani si rendano conto “della solidità degli insegnamenti” ricevuti e prendano atto di come la vita di Gesù abbia un’importanza decisiva per la storia di tutti gli uomini.

Quindi riporta il ‘manifesto’ di Gesù, che si intesta le parole del profeta Isaia: “Lo Spirito del Signore è sopra di me…”. Nella Sinagoga a Nazareth, dove era cresciuto, quel sabato, Gesù proclama che Lui opera con la potenza di Dio. La Sua non sarà un’opera umana, meno che mai politica, ma la rivelazione del progetto di Dio che “è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”. Il tempo nuovo non ha più per protagonista l’uomo, ma ‘Dio fatto uomo’.

A Nazareth ci rivelato come a salvare l’umanità non saranno gli ordinamenti umani, i sistemi di governo o i compromessi ma lo Spirito del Signore. Non è una nota di pessimismo sulle capacità umane, purtroppo fin troppo documentate dalla storia; ma è la speranza certa che ci assicura che lo Spirito è su Gesù e, quindi, su tutti quelli che fanno comunione con Lui.

Tutto questo riguarda l’oggi: “oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. L’oggi storico di Gesù diventa, per la forza dello Spirito, l’oggi liturgico della Chiesa, il nostro di ogni Messa.

La predica di Nazareth diventa, oggi, storia nostra. Se ascoltiamo! (p. Gaetano Saracino)

Temi: