Mons. Perego: anche le MCI stanno cambiando in Europa

10 Novembre 2021 – Roma – “Anche la Missione Cattolica Italiana sta cambiando. Ha una caratteristica tradizionale accanto alle famiglie già presenti, ma ci sono alcuni missionari, come abbiamo sperimentato ad esempio a Barcellona che seguono soprattutto i nuovi arrivati. La Spagna non è mai stata terra di emigrazione, negli ultimi anni il progetto Erasmus ha portato 70mila studenti a Barcellona e 40mila a Madrid. Quindi occorreva modificare struttura e organizzazione delle missioni per essere più agili e incontrare e camminare i migranti di questo decennio”. Lo dice oggi al quotidiano Avvenire, mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, parlando del convegno delle Missioni Cattoliche Italiane che si è aperto a Roma ieri pomeriggio. Il presidente della Migrantes sottolinea che anche all’estero i giovani tendono a staccarsi dalle parrocchie perché spesso “partono alla ventura anche nelle metropoli europee e trovano nella missione cattolica italiana un primo strumento di accoglienza, tutela, promozione e integrazione, per usare i verbi cari al papa. Stanno diventando anche luoghi di riferimento sempre più forti dopo il Covid”. Per mons. Perego “uno degli aspetti importanti da rivedere è il mondo dell’associazionismo, strutturato secondo le associazioni di tipo regionale, mentre oggi è diventato un movimento di incontri sui social. Ci sono oltre 2mila social group di emigranti giovani, anche i nuovi media possono aiutare a intercettarli e accompagnarli”.

 

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