Un bimbo nasce nella carovana di migranti in Messico

5 Novembre 2021 – Viaggi in bilico tra la vita e la morte, tra speranze e sogni infranti. Sono le tante storie di migranti, di uomini, donne e bambini costretti a sfidare mare e deserti, a percorre chilometri in cerca di futuro. Questa volta, fortunatamente, è arrivato “un fiocco azzurro” nella carovana di migliaia di migranti, per lo più centramericani e haitiani, in marcia da oltre dieci giorni nel sudest del Messico, per chiedere pace, giustizia e libertà dei migranti. Si chiama Kevin Alfred e, secondo le agenzie di stampa, è nato di otto mesi, martedì scorso, in un ospedale di Tonalá, nel Chiapas. Nella carovana migratoria ci sono almeno altre 60 donne in stato di gravidanza. La madre del piccolo, ventisettenne di origine haitiana, ha perso il marito a Panamá e, nonostante la gravidanza, ha deciso di proseguire il suo viaggio verso il Messico, dove si è unita al gruppo composto da circa 4.000 persone. Il folto gruppo si è messo in moto il 23 ottobre scorso, con l’obiettivo di raggiungere Città del Messico e raccogliere risposte sulle richieste di asilo, dopo che le autorità messicane hanno contrastato l’avanzata di quattro carovane di migranti all’inizio di settembre, partite da Tapachula, un comune del Chiapas al confine con il Guatemala. All’epoca, diverse agenzie dell’Onu e ong hanno criticato l’uso della forza nelle operazioni per spezzare le carovane. Intanto, anche da quest’altra parte dell’oceano continua il dramma dei migranti, con centinaia che tentano di attraversare il Canale della Manica. Ieri, almeno 400 persone sono state tratte in salvo nel naufragio di diverse imbarcazioni sovraccariche. Nelle ultime ore, invece, il corpo di un migrante è stato recuperato al largo di Dunkerque, mente un altro risulta disperso. Si presume sia annegato. Si tratta comunque del secondo incidente letale in pochi giorni: la scorsa settimana tre migranti sono probabilmente anche loro annegati al largo della costa di Harwich, nell’Essex. I tentativi di attraversamento del canale tra Francia e Gran Bretagna sono, infatti, ripresi con intensità negli ultimi giorni. Si stima che, ieri, oltre 500 migranti abbiano raggiunto il Regno Unito. Sono, invece, ottocento i migranti a bordo della nave Sea Eye 4 diretti verso Lampedusa, dopo essere stati soccorsi in acque Sar maltesi. «È una vergogna che Malta abbia ignorato le chiamate di aiuto», affermano le ong Sea Eye e Mission Lifeline, che hanno intercettato le due barche di legno sulle quali si trovavano i migranti. Una delle due aveva una falla e stava imbarcando acqua.

 

 

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