Domenica la Giornata per la Carità del Papa

24 Giugno 2021 – Città del Vaticano – È fissata per domenica 27 giugno la Giornata per la carità del Papa durante la quale, in tutte le Diocesi del mondo, viene raccolto il cosiddetto Obolo di San Pietro, particolarmente prezioso in un tempo di crisi come quello che siamo costretti a vivere. Grazie alle donazioni di tutti sarà possibile realizzare quei progetti che portano concretamente la vicinanza di Papa Francesco a quanti stanno soffrendo a causa della pandemia: nella crisi c’è bisogno di un cambiamento, e la Chiesa è in prima linea in tutto il mondo nel fronteggiare le conseguenze del Coronavirus, fornendo assistenza umanitaria e sanitaria attraverso le Chiese locali.

Con il termine Obolo di San Pietro si indica l’aiuto economico che i fedeli offrono al Santo Padre come segno di adesione alla sollecitudine del Successore di Pietro per le molteplici necessità della Chiesa universale e per le opere di carità in favore dei più bisognosi. Il contributo si manifesta in due modi: nel finanziare le tante attività di servizio svolte dalla Curia di Roma (formazione del clero, comunicazione, promozione dello sviluppo umano integrale, dell’educazione, della giustizia) e nel contribuire alle opere di assistenza materiale diretta ai più bisognosi. L’Obolo ha una duplice finalità: il sostegno della missione universale del Successore di S. Pietro, il quale si avvale di un complesso di organismi che prendono il nome di Curia romana e di oltre cento Rappresentanze Pontificie sparse in tutto il mondo; in seconda battuta giunge il sostegno alle opere di carità del Papa a favore dei più bisognosi. L’utilizzo dei proventi Le offerte dei fedeli sono destinate al sostentamento delle attività del Santo Padre per tutta la Chiesa Universale. Tali attività sono quelle realizzate dalla Santa Sede. Il Papa, come Pastore di tutta la Chiesa, si preoccupa sia delle necessità di evangelizzazione (spirituali, educative, di giustizia, di comunicazione, di carità politica, di attività diplomatica) che delle necessità materiali di diocesi povere, istituti religiosi e fedeli in gravi difficoltà (poveri, bambini, anziani, emarginati, vittime di guerre e disastri naturali; aiuti particolari a Vescovi o Diocesi in necessità, educazione cattolica, aiuto a profughi e migranti). Per vigilare sulla massima efficienza della Curia e sulla destinazione degli aiuti ricevuti è stato in questi ultimi anni avviato un processo di riorganizzazione dei Dicasteri orientato a ridurre al massimo le spese di funzionamento interno in favore di quelle destinate agli interventi caritativi e missionari.

Le spese preventivate per il 2021 sono le più basse della storia recente della Santa Sede, ma i risparmi sono stati fatti senza diminuire il servizio alla missione del Papa. Per rendere conto ai fedeli sparsi nel mondo di come vengono usate le risorse la Santa Sede ha presentato all’inizio di marzo il bilancio preventivo del 2021, spiegato dal Prefetto della Segreteria per l’Economia, Padre Juan Antonio Guerrero Alves disponibile sul sito obolodisanpietro.va, dove è anche possibile donare cliccando sul tasto giallo con la scritta “Dona ora”.

 

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