Ventimiglia, è allarme: 100 respinti ogni giorno

4 Febbraio 2021 – Milano – È allarme migranti anche a Ventimiglia, lungo il confine con la Francia. Sono un centinaio circa le persone che ogni giorno vengono respinte dai gendarmi francesi, denuncia l’ultimo rapporto dalla città ligure di confine la Ong Medici senza frontiere. «Vengono lasciate praticamente al confine e costrette a fare almeno una decina di chilometri a piedi per tornare a Ventimiglia» spiega Ahmad Al Rousan, mediatore culturale della Organizzazione umanitaria. «Ci sono volontari internazionali di vari paesi – prosegue Al Rousan – che hanno creato un punto di ristoro vicino al confine dove queste persone hanno la possibilità di bere, mangiare e avere un attimo di riposo e informazioni». Msf lancia un appello affinché sia riaperto il centro di transito di Ventimiglia. «Dopo la chiusura del parco Roya – spiega il mediatore – le persone che arrivano a Ventimiglia sono costrette in situazioni molto precarie, a dormire all’aperto senza un posto dove sostare. Dal punto di vista umanitario è una situazione molto difficile anche se c’è chi come la Caritas ha messo a disposizione appartamenti per accogliere donne e bambini. Ma i posti sono limitati, molti sono lo stesso costretti a dormire all’aperto, non hanno un posto dove sostare, lavarsi». La cosa più importante, in questo momento, sottolineano da Msf, è l’accoglienza.

«Abbiamo deciso di scrivere alle autorità locali sollecitando la riapertura del centro di transito, anche la società civile ha potuto constatare negli anni che il funzionamento di un centro di accoglienza e transito per le persone che sostano nella città è l’unica soluzione».

 

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