Vangelo Migrante: III domenica del Tempo ordinario (Vangelo Mc 1,14-20)

21 Gennaio 2021 – L’inizio del ministero di Gesù nel Vangelo di Marco è un viaggio che comincia esattamente e significativamente in Galilea, lo stesso luogo dell’appuntamento con i discepoli dopo la Pasqua.

La Galilea non è solo il luogo dove Gesù è stato allevato ma è una porzione di Israele meticcia, più volte ‘visitata’ da altri popoli, abitata da culture e persone di provenienze diverse. Un po’ come quella Ninive (prima lettura) in cui Dio invia il profeta Giona per aprire gli occhi e il cuore su quanto “Dio vide”. Ed essi lo ascoltano e Dio si “ravvide”.

Gesù sembra muoversi in mezzo a questa umanità con serenità e fiducia, tanto che l’invito alla conversione si fa subito chiamata all’intimità del discepolato: “convertitevi e credete al Vangelo.

Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”.

La conversione avviene in un semplice cammino: l’annuncio del Regno di Dio richiede parole e gesti urgenti sì, ma da vivere con consapevolezza, cercando di stare ‘dietro a Lui’.

La disponibilità totale dei discepoli alla chiamata del Signore non nasce dalla svalutazione del mondo di prima, ma dalla scoperta di una realtà più grande capace di dare un senso più ricco alla vita, e non la lascia prigioniera della mediocrità diffusa ma la apre ai valori più alti di giustizia e di fraternità, che ci fanno protagonisti della nuova convivenza che il Vangelo chiama Regno di Dio. (p. Gaetano Saracino)

 

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