27 Agosto 2020 – Torino – Girare il mondo in una piazza: a Torino è possibile. Porta Palazzo, il mercato più grande d’Europa, offre uno spazio in cui le distanze fisiche e temporali svaniscono, raccogliendo in un unico luogo un caleidoscopio di colori, odori, idiomi, volti e sensazioni, provenienti da ogni parte del pianeta. L’itinerario di Migrantour di venerdì 18 settembre prevede, tra le altre cose, la visita delle botteghe storiche e del padiglione liberty dell’Antica Tettoia dell’Orologio; si toccherà quindi il Sud Italia al mercato del pesce, per poi avviarsi, nei negozi circostanti, all’esplorazione dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina.
Il progetto Migrantour, nato proprio a Torino nel 2009 e oggi attivo in 16 città europee, vuole valorizzare la multiculturalità che ha trasformato e ormai caratterizza le nostre città, proponendo una serie di passeggiate urbane interculturali accompagnati da persone di origine migrante. Si tratta di un’occasione per sperimentare nuove forme di turismo responsabile a km zero e ad impatto ambientale nullo, che favorisce l’incontro fra concittadini di diversa provenienza.
La possibilità di incontrare il mondo nella propria città, e di incontrarlo insieme a persone di origine migrante, sembra palesare una volta di più la sostanziale unità della famiglia umana, realtà che la stessa pandemia di Covid-19 ha messo in evidenza, mostrandoci come “siamo tutti sulla stessa barca”, secondo le parole di papa Francesco. Nel suo Messaggio per la 106ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, il papa aggiunge: “Ritrovarci ad avere preoccupazioni e timori comuni ci ha dimostrato ancora una volta che nessuno si salva da solo”. “Per crescere – scrive – è necessario condividere”: condividere risorse, condividere tempo, condividere esperienze: «per crescere davvero dobbiamo crescere insieme”.