Meeting per l’amicizia tra i popoli: la cooperazione allo sviluppo tra i temi affrontati nell’edizione 2020

12 Agosto 2020 –

Rimini – Il Meeting per l’amicizia tra i popoli cambia volto, almeno per quest’anno, ma rimane sempre un’occasione di conoscenza, di incontro e di giudizio su temi di attualità e sulle grandi questioni che interrogano l’uomo. Incontri, spettacoli e mostre saranno ospitati dal 18 al 23 agosto al Palacongressi di Rimini, dove – in ottemperanza alle disposizioni sulla sicurezza sanitaria – potrà entrare un numero limitato di persone e solo su prenotazione. Ma tutti gli eventi saranno disponibili online sul portale (www.meetingrimini.org) e sui social legati alla manifestazione, per consentire a chiunque di seguirli da casa o nei punti di incontro promossi in più di 70 città dai volontari legati alla kermesse.

La cooperazione allo sviluppo è uno dei temi affrontati quest’anno. Se ne parlerà giovedì 20 in un incontro dal titolo suggestivo: “#Inostrigoal. Calcio e cooperazione giocano nella stessa squadra”. Verranno presentate alcune esperienze promosse in Uganda e Giordania dalla Cooperazione Italiana, dall’Associazione Italiana Calciatori e dalla ong AVSI per valorizzare il calcio come strumento di inclusione sociale e di crescita psico-fisica. Sabato 22 sarà la volta di un focus su Africa e nuove tecnologie, con la presenza di Bitange Ndemo (Università di Nairobi) e di Letizia Moratti in qualità di presidente di E4Impact Foundation, una realtà da tempo impegnata nella formazione di manager e imprenditori nell’area subsahariana del continente. Nell’incontro verranno presentate alcune significative storie di imprese nate e cresciute nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e con una forte connotazione nelle nuove tecnologie. Domenica 23 è previsto un confronto su tematiche di bruciante attualità: come sta cambiando il modo di operare nella cooperazione internazionale allo sviluppo dopo l’esperienza ancora in corso della pandemia? Come sono cambiati i modi di implementare i progetti quando la mascherina è d’obbligo e non si possono più tenere incontri in presenza ravvicinata? Dove vanno ora i fondi per lo sviluppo? Fino a che punto e in quali modalità la tecnologia e il digitale possono sostituire, supplire o rilanciare la cooperazione?

Sullo sfondo di tutti gli incontri in programma c’è il titolo dell’edizione 2020 del Meeting, tratto da una frase del filosofo ebreo Abraham Heschel rilanciata da don Luigi Giussani nel suo libro più noto, “Il senso religioso”: “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”. Parole che evocano la crisi di tante persone, con le agende sempre più piene di cose da fare e con il cuore sempre meno capace di cogliere la verità delle cose, di stupirsi di fronte alla realtà che chiede di essere guardata con uno sguardo profondamente umano. E la pandemia generata dal coronavirus è una sfida che costringe tutti a misurarsi con le grandi domande sull’esistenza e a cercare cosa davvero conta, cosa è essenziale nella vita.

Giorgio Paolucci

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