No al razzismo senza scherzare

23 Luglio 2020 – Cosenza – I muri culturali e ideologici sono alti e minacciosi quanto quelli di malta e mattoni. Al pari di pregiudizi e cattive abitudini. A Mendicino, alle porte di Cosenza, provano a buttarli giù con spot antirazzisti girati da migranti minori non accompagnati e attori professionisti(Emilia Brandi, Stefania De Cola e Mirko Iaquinta) grazie al progetto ‘L’arte di conoscersi in cantiere’. La regia è di Mario Massaro, la sceneggiatura di Elisa Ianni Palarchio.

Il titolo «Non fa ridere» perché il confine tra battuta e offesa, scherzo e discriminazione, è tanto sottile quanto pericoloso. «Abbiamo provato a riflettere su battute e luoghi comuni scomodi – spiega Ianni Palarchio – per capire cos’è una battuta e cosa non lo è, provando a tracciare una delicata linea di demarcazione tra il motto di spirito e cliché. Frasi come ‘È solo una battuta, dai!’ o ‘Si fa per ridere!’ ci hanno fatto perdere i confini tra la risata goliardica e l’offesa», sottolinea la sceneggiatrice. «Ci buttiamo ancora una volta nel gioco della barzelletta tra bianco e nero, italiano e africano, convinti che della distinzione di pelle non se ne possa più e curiosi di vedere che effetto fa sentirsi bersaglio di dubbio umorismo», sigilla il regista.

L’iniziativa segna la ripartenza del progetto finanziato dal Ministero dell’Interno con risorse del fondo Asilo Migrazione e Integrazione Fami 2014-2020, e dall’Ue. (Domenico Marino – Avvenire)

 

 

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