Migrantes Cerignola-Ascoli Satriano: parte il “Laboratorio delle Migrazioni

6 Luglio 2020 –  

 

Cerignola – L’Ufficio Migrantes della diocesi di Cerignola– Ascoli Satriano, in occasione della 106ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, il prossimo 27 settembre inaugurerà, nel Seminario vescovile di Cerignola e nella sede distaccata della parrocchia di San Giuseppe a Carapelle il “Laboratorio delle migrazioni – San Giuseppe”. Non si tratta di uno sportello informativo o d’intervento caritativo, bensì di un osservatorio e di uno spazio di studio, come punto di formazione e informazione per approfondire il fenomeno migratorio, occupandosi di emigrati, immigrati, rom, sinti e circensi. Sarà una sfida pastorale a cui siamo chiamati per rispondere, come èquipe diocesana, a partire dallo statuto che ci è stato consegnato dal vescovo Luigi Renna e che riprende i quattro verbi che papa Francesco ha indicato nel Messaggio per la Giornata nel 2018: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Ad essi, per il messaggio del 2020, Come Gesù Cristo, costretti a fuggire – Accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli sfollati interni, il Papa ha aggiunto sei coppie di verbi che diventeranno le linee guida del “Laboratorio” e che corrispondono ad azioni concrete, legate tra loro in una relazione di causa-effetto: conoscere per comprendere (quando si parla di migranti e di sfollati troppo spesso ci si ferma ai numeri); farsi prossimo per servire (avvicinarsi significa essere disposti a correre dei rischi e a servire, superando paure e pregiudizi); ascoltare per avere l’opportunità di riconciliarci con il prossimo, con tanti scartati, con noi stessi e con Dio, che mai si stanca di offrirci la sua misericordia (attraverso un ascolto umile e attento possiamo arrivare a riconciliarci); crescere insieme per condividere quello che abbiamo con tutti (per imparare a crescere insieme, senza lasciare fuori nessuno); coinvolgere per promuovere (per trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati, permettendo nuove forme di ospitalità, di fraternità, e di solidarietà); imparare a collaborare per non lasciarci tentare da gelosie, discordie e divisioni (per impegnarci a garantire la cooperazione internazionale, la solidarietà globale e l’impegno locale).

Claudio Barboni

Temi: