Vangelo Migrante: XIII domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Mt 10,37-42)

25 Giugno 2020 – Chi è degno del Signore? Nessuno. Perché l’amore di Dio non si merita, si accoglie. È un amore incondizionato, anticipa sempre e non ha clausole.

Per questo può sembrare sovversivo e scandaloso un Dio che pretende di essere amato più di padre e madre, più di figli e fratelli; ma la fede, per essere autentica, deve andare controcorrente e oltre rispetto alla logica umana.

Come accade per ‘chi avrà perduto la propria vita per causa mia’: non significa solo affrontare il martirio ma spendere la vita e investirla per una causa grande, vincendo la tentazione del possesso e del nascondimento dei propri beni.

Il riflesso, la ricompensa non sarà secondo la logica umana ma di Dio: ‘chi avrà perduto, troverà (…) chi avrà accolto avrà la ricompensa’.

Accogliere l’amore di Dio vuol dire possedere veramente solo ciò che abbiamo donato ad altri, fosse anche solo un bicchiere d’acqua fresca.

Dare tutta la vita, come ha fatto Lui o anche solo una piccola cosa, la croce e il bicchiere d’acqua, sono i due estremi di uno stesso movimento: dare!

Un bicchiere d’acqua è un gesto così piccolo che anche l’ultimo di noi, anche il più povero può permettersi.

Dare la vita, dare un bicchiere d’acqua fresca, ecco la stupenda pedagogia di Gesù in questa domenica. Un bicchiere d’acqua fresca se dato con tutto il cuore ha dentro la Croce. Tutto il Vangelo è nella Croce, ma tutto il Vangelo è anche in un bicchiere d’acqua e in un gesto di accoglienza.

Nulla è troppo piccolo per il Signore, perché ogni gesto compiuto con tutto il cuore ci avvicina all’assoluto di Dio.

p. Gaetano Saracino

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