Card. Bassetti: spazio a politiche e pratiche di accoglienza ed integrazione diffusa

23 Giugno 2020 – Rocca di Papa – Il 20 giugno scorso è stata celebrata la Giornata mondiale del rifugiato e purtroppo i dati diffusi dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite “hanno confermato quanto temevamo: le persone che nel mondo sono state costrette a lasciare la loro casa, e a volte anche il loro Paese, per salvare la vita, sono nel corso del 2019 drammaticamente cresciute”. Lo ha detto oggi pomeriggio il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, presso il Centro Mondo Migliore di Rocca di Papa (RM), nel corso di una cerimonia in memoria del sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini, deceduto il 20 giugno del 2019 in seguito alle ustioni riportate, dieci giorni prima, per mettere in salvo il maggior numero di cittadini, dipendenti e consiglieri del Comune nella cui sede si era verificato un grave incidente. Il pensiero del presidente dei vescovi – alla presenza del Presidenza della Repubblica, Sergio Mattarella – è andato a tutti coloro che nel nostro Paese o nel mondo, “una casa dove rimanere non l’hanno più, o non l’hanno ancora”. In un anno – ha ricordato il card. Bassetti –  siamo passati da circa 70 milioni di rifugiati e sfollati nel mondo, a circa 80 milioni, “un numero che non è mai stato così alto dopo la seconda guerra mondiale e che non era mai cresciuto così tanto: 9 milioni di nuovi rifugiati e sfollati in un solo anno”. Il presidentye della Cei ha sottolineato l’impiortanzxa di riocordarlo proprio a Rocca di Papa dove nel centro del “Mondo Migliore” sono stati accolti più di 150 migranti, molti dei quali sono minori. “Sento come ferite del cuore a cui porre rimedio le pratiche di respingimento di coloro che fuggono dalla Libia o che cercano di raggiungere l’Italia via terra attraverso la Slovenia. Spero – ha quindi concluso – che questa nuova fase che si apre, mentre si va spegnendo la pandemia da COVID-19, non sia solo di riapertura ma anche rigenerativa dei nostri cuori, e trovino finalmente spazio politiche adeguate e pratiche di accoglienza ed integrazione diffusa nel nostro Paese”.

R.Iaria

 

Temi: