9 Giugno 2020 – Roma – “Per la prima volta cinque Paesi mediterranei dell’Unione europea hanno presentato alla Commissione una proposta politica in vista dell’imminente elaborazione di una nuova strategia comune e solidale sull’immigrazione e l’asilo. È un passo importante, tra l’altro, per il riconoscimento, della specificità delle frontiere marittime esterne dell’Unione e dell’obbligatorietà delle procedure di ricollocamento dei migranti tra i partner della Ue”. Lo aveva affermato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al termine del Consiglio affari interni dei ministri Ue lo scorso 5 giugno scorso, evidenziando le peculiarità del documento condiviso da Cipro, Grecia, Italia, Malta e Spagna in vista dei prossimi negoziati per la definizione di una nuova strategia migratoria dell’Unione europea. Il testo è ora presente nel sito del Governo italiano – Ministero dell’Interno.
Nove i punti da valorizzare nell’ambito dell’agenda dell’Ue: il riconoscimento della specificità della gestione delle frontiere marittime; la ricollocazione obbligatoria tra tutti gli Stati membri dei migranti che sbarcano a seguito di operazioni Sar; l’adozione di un sistema comune europeo per i rimpatri; l’individuazione di Linee guida per l’attività di ricerca e soccorso in mare da parte delle imbarcazioni private; il superamento del criterio della responsabilità del Paese di primo ingresso stabilito dal regolamento di Dublino; l’introduzione di un meccanismo obbligatorio e automatico per la ridistribuzione pro quota delle richieste di asilo; l’adozione di un sistema di asilo che tuteli i diritti ma che consenta, allo stesso tempo, di prevenire gli abusi; la previsione a carico del Paese di primo ingresso soltanto delle procedure di pre-screening per i necessari accertamenti sanitari e di sicurezza; il rafforzamento delle politiche di collaborazione con i Paesi terzi, in particolare con quelli del Nord Africa e del Medio Oriente.