“Nuovi italiani: la maggioranza da Albania, Marocco e Brasile

19 Maggio 2020 – Roma – L’immigrazione di cittadini non comunitari in Italia è sempre più orientata alla permanenza stabile: cresce infatti la quota di titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo sul totale dei regolarmente soggiornanti, che si attesta attorno al 62% del totale. A stabilirlo i nuovi Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal ministero del Lavoro.

Secondo quanto riportato dai dossier, che fa riferimento al 2018, a crescere in modo deciso è anche il volume delle rimesse dall’Italia verso il resto del mondo, che ha visto un incremento del 14 per cento rispetto all’anno precedente, attestandosi intorno ai 5,8 miliardi di euro. Il primo Paese di destinazione è il Bangladesh, che costituisce più di un decimo del totale degli invii di denaro all’estero.

Sono invece in calo rispetto all’anno precedente le acquisizioni di cittadinanza, passate dalle circa 135 mila del 2017 alle 103.478 del 2018.

I “nuovi italiani” del 2018 provengono principalmente da Albania, Marocco, Brasile e India.

Di difficile interpretazione invece il dato relativo alla partecipazione al mondo del lavoro della componente femminile della popolazione, dove si registrano differenze macroscopiche tra le comunità: a fronte di un tasso di disoccupazione medio femminile per i cittadini non comunitari pari al 17 per cento l’indicatore tocca il valore più basso nelle comunità filippina e cinese, tra il 3 e il 4,5 per cento, mentre risulta elevatissimo per le donne tunisine e senegalesi, rispettivamente il 51 e il 40%.

Secondo quanto emerso dai Rapporti, al primo gennaio 2019 i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia sono 3.717.406, poco più di uno su cinque è costituito da minori. (DIRE)

 

 

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