24 Aprile 2020 – Città del Vaticano – “Preghiamo oggi per gli insegnanti che devono lavorare tanto per fare lezioni via internet e altre vie mediatiche e preghiamo anche per gli studenti che devono fare gli esami in un modo nel quale non sono abituati. Accompagniamoli con la preghiera”. Ha pregato così Papa Francesco introducendo la liturgia eucaristica mattutina a Casa Santa Marta. Nell’omelia il papa, commentando il bravo evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha evidenziato la vicinanza di Gesù alla gente e il suo costante insegnamento ai discepoli con l’invito a essere vicini al popolo di Dio.
“Una delle cose che Gesù amava di più era essere con la folla perché anche questo è un simbolo dell’universalità della redenzione. E una delle cose che più non piaceva agli apostoli era la folla perché a loro piaceva stare vicino al Signore, sentire il Signore, sentire tutto quello che il Signore diceva”, ha detto il Papa aggiungendo che “il popolo di Dio stanca il pastore, stanca: quando c’è un buon pastore si moltiplicano le cose, perché la gente va sempre dal buon pastore per un motivo, per l’altro”. Gesù oggi dice agli apostoli “Dategli voi da mangiare”. Sono i pastori che devono rispondere ai bisogni del popolo di Dio. Il potere del pastore è “il servizio, non ha un altro potere e quando sbaglia su un altro potere si rovina la vocazione e diventano, non so, gestori di imprese pastorali ma non pastore”, ha detto Papa Francesco sottolineando che la “struttura non fa pastorale: il cuore del pastore è quello che fa la pastorale. E il cuore del pastore è quello che Gesù ci insegna adesso. Chiediamo oggi al Signore per i pastori della Chiesa perché il Signore gli parli sempre, perché li ama tanto: ci parli sempre, ci dica come sono le cose, ci spieghi e soprattutto ci insegni a non avere paura del popolo di Dio, a non avere paura di essere vicini”.
R.Iaria


