15 Aprile 2020 – Città del Vaticano – Il pensiero di Papa Francesco va oggi agli anziani. “Preghiamo oggi per gli anziani, specialmente per coloro che sono isolati o nelle case di riposo. Loro hanno paura, paura di morire da soli. Sentono questa pandemia come una cosa aggressiva per loro. Loro – ha detto il papa introducendo la celebrazione a Casa Santa Marta – sono le nostre radici, la nostra storia. Loro ci hanno dato la fede, la tradizione, il senso di appartenenza a una patria. Preghiamo per loro perché il Signore sia loro vicino in questo momento”.
Nell’omelia si sofferma ancora una volta sulla fedeltà del Signore che è vicino al suo popolo. “Dio che è fedele alla sua parola, che è fedele alla sua promessa, che cammina con il suo popolo portando avanti la promessa vicino al suo popolo. Fedele alla promessa: Dio, che – ha detto il Papa – continuamente si fa sentire come Salvatore del popolo perché è fedele alla promessa. Dio, che è capace di rifare le cose, di ricreare”, come ha fatto con lo storpio che stava sempre alla Porta Bella del Tempio a Gerusalemme: il Dio “che guarisce, il Dio che sempre porta una consolazione al suo popolo. Il Dio che ricrea. Una ricreazione nuova: questa è la sua fedeltà con noi. Una ricreazione che è più meravigliosa della creazione”. Per essere fedeli a noi Dio
“fa gli straordinari, ma non a pagamento: gratuitamente. È la fedeltà della gratuità, dell’abbondanza”. La fedeltà di Dio “sempre ci precede”: è “il fiore del mandorlo, in primavera: fiorisce per primo. Essere fedeli è lodare questa fedeltà, essere fedeli a questa fedeltà. È una risposta a questa fedeltà”.


