Immigrati: permessi prorogati

26 Marzo 2020 – Milano – In questi mesi di angoscia generale indotta dall’epidemia da coronavirus, per decine di migliaia di immigrati presenti in Italia regolarmente, ma coi documenti in scadenza in questo periodo, ci sarà almeno una preoccupazione in meno. I titoli di soggiorno varranno infatti fino a metà giugno, quando si spera che la situazione legata al diffondersi del contagio da Covid– 19 sia in qualche modo sotto controllo. Lo precisa una circolare del Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, inviata ai prefetti e in base alla quale tutti gli atti (a partire dai permessi di soggiorno) in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 sono prorogati di validità fino al 15 giugno. Inoltre, si legge nel testo del Viminale, per i «procedimenti amministrativi avviati alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente ad essa, non si tiene conto del periodo compreso tra la medesima data e quella del 15 aprile 2020». Una notizia che farà tirare un sospiro di sollievo a migliaia di lavoratori e studenti stranieri e agli enti che li assistono, togliendoli dall’incertezza su come regolarizzare alcuni tipi di documento in questa fase di blocco degli spostamenti in tutto il Paese.

Sul piano normativo, si tratta della sospensione dei termini prevista dal decreto ‘Cura Italia’. Su quello pratico, la misura è funzionale alla gestione ‘ordinata’ della sicurezza urbana che il ministro Luciana Lamorgese intende assicurare anche in questa delicata fase emergenziale. Infatti, la proroga potrà evitare perniciosi assembramenti di persone in coda presso sportelli pubblici e soprattutto presso gli uffici immigrazione delle Questure, che così in questa fase potranno evitare di restare aperti al pubblico per gli appuntamenti legati al rinnovo dei permessi. Ai fini di un’uniforme interpretazione ed applicazione della norma la circolare individua i procedimenti di competenza degli Sportelli unici per l’immigrazione e in materia di cittadinanza. Indicazioni analoghe sono state impartite alle questure dal dipartimento di Pubblica Sicurezza, guidato dal prefetto Franco Gabrielli, e in particolare dalla direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, in merito al rilascio o rinnovo dei titoli di soggiorno.

In base alle disposizioni menzionate nella circolare, come detto, per i prossimi due mesi e mezzo varranno comunque «certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati» che siano scaduti entro il 15 aprile. Nel merito, gli atti interessati dalla sospensione sono molti. Tuttavia, a vantaggio di chi è interessato dal provvedimento, conviene elencarli nel dettaglio. Si va dal «rilascio nulla osta al lavoro stagionale» o per casi particolari (ricerca, blue card, trasferimenti infrasocietari), alla «conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro subordinato» e da «lavoro stagionale a lavoro subordinato non stagionale». Ma sono inclusi anche il rilascio nulla osta al ricongiungimento familiare; i permessi di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo; la cittadinanza per matrimonio e per residenza; l’attestazione di apolidia e l’erogazione dei benefici in favore delle vittime di terrorismo. Ancora, la proroga riguarda i termini relativi ai colloqui da effettuarsi presso i nuclei operativi per le tossicodipendenze (Not); il recupero degli alimenti all’estero a favore dei figli dei genitori di nazionalità diversa e la «trasmissione dei propri bilanci da parte degli enti vigilati Anvcg, Anppia, Aned»; la personalità giuridica degli Enti ecclesiastici; il «Consiglio di amministrazione e del presidente delle Fabbricerie» e l’approvazione governativa delle nomine dei ministri di culti diversi dal cattolico

Vincenzo R. Spagnolo

 

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