Migrantes Marche: il servizio in questi giorni accanto al mondo della mobilità

25 Marzo 2020 – Loreto – Nelle Marche, in diocesi dove vi  sono strutture di accoglienza  per migranti, come ad esempio nella diocesi di Fano, si continua tale attività, seguendo le direttive date, e semmai, in tali frangenti,  si interviene ad accompagnare e seguire casi di necessità particolari. In quella di Pesaro si affida alla Protezione civile l’impegno di distribuzione di pasti a migranti o ad altri, per non avere assembramenti nei locali della Caritas o semmai si consegnano buoni-pasto settimanali. Don Sergio della Migrantes di Ancona, missionario per anni in America latina,  prende in mano il telefono ed è la sua precisa attività pastorale del momento:  incoraggiare, sostenere, dare speranza a migranti, ad ammalati, ad anziani della parrocchia. P.Mihajlo, responsabile delle comunità ucraine delle Marche si premura di dare ad ognuno ogni informazione sulle celebrazioni del vescovo Dionisio a Roma, trasmesse attraverso i social o direttamente trasmesse dalla capitale Kiev, sede metropolitana della Chiesa greco-cattolica ucraina. P. Giorgio, parroco a Loreto, ogni venerdì fa in solitario la Via Crucis per piazze e strade, in particolare abitate da famiglie di migranti, mentre tutti intensamente seguono dalle finestre il sacro rito, che si rivela di stringente attualità. Non ultimo il caso di tre gruppi di giostrai seriamente bloccati in tre diocesi, da Pesaro a S. Benedetto del Tronto. Allertata da una Migrantes fuori regione, la Migrantes Marche ha potuto intervenire segnalando alle Migrantes delle differenti diocesi e con la collaborazione di Caritas si sono risolti i casi. Una rete di segnalazione e di collaborazione tra Migrantes e Caritas, risultata senz’altro preziosa e positiva.

 

 

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