5 Marzo 2020 – Ginevra – I vescovi della Svizzera si impegnano a sostenere un progetto della Chiesa cattolica armena in Grecia, finalizzato ad accompagnare gli adolescenti e i giovani adulti tra i 18 e i 30 anni, procurando loro alloggio, cibo e vestiti. Il progetto, che è in corso già da tre anni, grazie all’aiuto della Chiesa cattolica svizzera, potrà essere protratto per un altro anno. Lo si legge nel comunicato finale dei lavori dell’Assemblea della Conferenza Episcopale svizzera che si è conclusa ieri a Ginevra. I vescovi approvano – spiegano – tutti gli sforzi che la Federazione sta facendo a favore dei profughi in Grecia e soprattutto sostengono l’impegno della Svizzera ad aprire corridoi umani per accogliere minori non accompagnati.
I presuli elvetici esprimono “profonda preoccupazione” per la situazione dei rifugiati alle frontiere Sud dell’Europa in particolare in Grecia. Prendono però anche atto dell’impegno della Svizzera – promosse da Mario Gattiker, segretario di Stato alle migrazioni, di ritorno da una recente visita ad Atene – di essere “pronta ad accogliere un certo numero di minori non accompagnati e ci ha legami familiari in Svizzera”.
Nel comunicato i vescovi dicono di seguire con “profonda preoccupazione” la situazione dei rifugiati alle frontiere Sud dell’Europa in particolare in Grecia. Prendono però anche atto dell’impegno della Svizzera – promosse da Mario Gattiker, segretario di Stato alle migrazioni, di ritorno da una recente visita ad Atene – di essere “pronta ad accogliere un certo numero di minori non accompagnati e ci ha legami familiari in Svizzera”.


