Giornata della Memoria: una “passeggiata” da Largo 16 ottobre a piazza degli Zingari domenica 2 febbraio

27 Gennaio 2020 – Roma – Si celebra oggi in Italia la Giornata della Memoria che ricorda l’olocausto di sei milioni di ebrei. Una giornata che, però, non dimentica i 500mila rom e sinti vittime del genocidio nei campo di sterminio nazisti. Per fare memoria, in questa settimana, l’ Associazione21 Luglio promuove, per domenica prossima, 2 febbraio, “una passeggiata urbana nel cuore di Roma per unire, in un unico abbraccio le Memorie delle due persecuzioni”. La passeggiata inizierà alle ore 11,00 presso Largo 16 ottobre 1943 davanti alla targa che ricorda il “sabato nero” del ghetto di Roma. All’evento è prevista la partecipazione e l’intervento di Lello Dell’Ariccia, sopravvissuto al rastrellamento del ghetto del 16 ottobre del ’43, Tobia Zevi membro della comunità ebraica, Triantafillos Loukarelis, direttore UNAR e testimoni del genocidio delle comunità rom. I partecipanti si sposteranno poi in una passeggiata libera verso Piazza degli Zingari dove è previsto un omaggio presso la targa che ricorda lo sterminio del popolo rom. La tragedia che ha colpito i rom e sintomi viene ricordata con il nome “Porrajmos” che si divide – ricorda l’associazione – in quattro periodi. Il primo periodo è inaugurato con la Circolare del Ministero degli Interni del 19 febbraio 1926 che dispone il respingimento delle carovane entrate nel territorio “anche se munite di regolare passaporto” e l’espulsione di quelle soggiornati di origine straniera. Il secondo periodo è racchiuso tra il 1938 e il 1942 e risulta segnato da una pulizia etnica organizzata presso le frontiere. Il terzo periodo si inaugura con un Ordine emanato l’11 settembre 1940 dal Capo della Polizia Nazionale che ordina, per i rom di nazionalità italiana “certa o presunta” il rastrellamento “nel più breve tempo possibile” e il concentramento “sotto rigorosa vigilanza in località meglio adatte in ciascuna Provincia”. L’ultimo periodo, il quarto, parla il drammatico linguaggio della “soluzione finale” verso i campi di sterminio. (R.I.)

 

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