“Mediterraneo, frontiera di pace”:  online il sito e il logo dell’incontro

8 Gennaio 2020 – Roma – È da oggi online  http://www.mediterraneodipace.it/, il sito dell’evento “Mediterraneo, frontiera di pace” in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio; organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana, si concluderà, domenica 23, con l’incontro e la S. Messa presieduti da Papa Francesco.

Una grafica semplice ed immediata caratterizza il portale che contiene tutte le informazioni, le notizie e gli approfondimenti riguardanti l’incontro di riflessione e spiritualità che vedrà riuniti, nel capoluogo pugliese, i vescovi cattolici dei Paesi affacciati sul Mare Nostrum per confrontarsi sui problemi e il futuro dell’area mediterranea, ma anche per rafforzare un processo organico di scambio e aiuto tra le Chiese.

“La gravità delle crisi che stanno colpendo il bacino del Mare Nostrum è sotto gli occhi di tutti; come Chiesa abbiamo il dovere non solo di non chiudere gli occhi, ma di comprenderla e denunciarla con forza”, afferma il Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Cei. Con l’iniziativa di Bari, dunque, “la Chiesa italiana ha deciso di non unirsi al coro dei profeti di sventura, per riconoscere invece che qualcosa di nuovo può e deve nascere anche nell’area mediterranea”.

Nel sito è visibile anche il logo dell’evento, la cui forma semicircolare richiama l’idea dell’arcobaleno, segno di perdono e riconciliazione. Il colore dominante è l’azzurro del mare che intende rappresentare, oltre alle acque, l’insoddisfazione verso la condizione attuale e il desiderio di ricerca di una situazione nuova. La scritta MediTERRAneo, evidenziando la parola “terra”, esprime proprio questo anelito. Le mani che si protendono l’una verso l’altra simboleggiano l’incontro e incarnano, allo stesso tempo, la ricchezza e la storia di ogni territorio che si affaccia sul bacino del Mare Nostrum. La figura stilizzata è immagine dello slancio che i Vescovi e i popoli del Mediterraneo vogliono compiere per la promozione di una cultura del dialogo e per la costruzione della pace.

L’appuntamento di Bari vuole essere – si legge in una nota –  un laboratorio di sinodalità, intesa come stile da far trasparire nella stima vicendevole, nella gratitudine, nella cura delle relazioni. La Chiesa mediterranea, ricca di tradizioni liturgiche, spirituali ed ecclesiologiche, infatti, è presente e operosa, desiderosa di rafforzare le strutture di comunione esistenti e forse anche d’inventarne di nuove.

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