“Family First”: un progetto per il ricongiungimento familiare dei rifugiati in Italia

20 Novembre 2019 – Roma – L’UNHCR, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, insieme a Caritas Italiana e Consorzio Communitas presentano oggi il rapporto “Family First: In Italia insieme alla tua famiglia”, frutto di una ricerca sul ricongiungimento familiare dei rifugiati in Italia.

Il ricongiungimento  – spiegano in una nota congiunta – è “spesso l’unico modo per garantire il rispetto del diritto all’unità familiare delle persone costrette a fuggire da persecuzioni e guerra, le quali troppo spesso sono costrette a fare la difficile scelta di lasciare la propria famiglia per cercare protezione in un altro paese, senza sapere se i propri cari sono al sicuro”.

La separazione forzata dei membri della famiglia può avere “conseguenze devastanti sul benessere delle persone e sulla loro capacità di ricostruire la propria vita”. Nella Dichiarazione di New York sui Rifugiati e i Migranti del 2016, gli Stati si sono impegnati ad ampliare le possibilità di protezione e tutela per i rifugiati, incluso il riconoscimento del ricongiungimento familiare come mezzo per facilitare una migrazione sicura e regolare.

È in quest’ottica che UNHCR, Caritas Italiana e Consorzio Communitas hanno lanciato il progetto Family First, volto a migliorare e facilitare le procedure e i meccanismi di ricongiungimento familiare in Italia per i beneficiari di protezione internazionale, e che nella sua fase iniziale ha prodotto la ricerca presentata oggi a Roma.  In Italia la normativa prevede diverse misure favorevoli che dovrebbero accelerare il ricongiungimento familiare dei rifugiati; tuttavia nella prassi, mancanza di informazione, lunghi tempi di attesa e numerosi ostacoli burocratici, rischiano di “compromettere questo diritto”. Per questo motivo, il report contiene alcune raccomandazioni alle autorità italiane per poter rendere realmente efficiente la procedura e far sì che il ricongiungimento possa costituire un’alternativa sicura e credibile ai viaggi organizzati dai trafficanti.

Verrà inoltre lanciata la campagna informativa rivolta a rifugiati ed operatori che attraverso materiali multimediali mira a fornire informazioni corrette sulla procedura di ricongiungimento familiare.

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