CEI: una mano tesa verso il Sud del mondo

16 Luglio 2019 – Roma – Sono stati resi noti i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo della CEI  tenutasi nei giorni scorsi a Roma. Sono stati approvati 74 progetti, per i quali saranno stanziati € 13.380.085 così suddivisi: € 8.700.977 per 48 progetti in Africa, € 2.532.465 per 15 progetti in America Latina; € 1.171.136 per 9 progetti in Asia; € 975.507 per 2 progetti in Medio Oriente.

Tra i progetti più significativi tre sono in Africa. Uno in Angola, per la costruzione, su un terreno di proprietà della diocesi di Luanda, di un centro equipaggiato denominato Sao Vicente de Paulo, a Belas, che dia ospitalità a circa 300 anziani indigenti, per 100 dei quali in modo stabile. La struttura conterrà 26/30 case ad uso abitativo, una piscina per la ginnastica in acqua, un ambulatorio, una sala mensa e un salone per le attività comuni, di cui beneficeranno anche i non residenti. Gli ospiti beneficeranno anche di assistenza sanitaria. Il municipio comprende circa 80.000 abitanti che vivono per la maggior parte in zone rurali molto povere, in situazioni precarie e di disagio sociale, anche a causa della guerra civile. In Camerun, è stata finanziata la realizzazione di un programma formativo attraverso il quale contrastare, per le donne tra i 16 e i 35 anni, gli abusi, la violazione dei diritti e l’emergenza igienico-sanitaria. In un primo momento saranno coinvolte le associazioni femminili presenti sul territorio per proporre programmi formativi; sarà poi implementata la formazione professionale delle donne, per dare loro maggiori possibilità formative; l’ultima fase sosterrà le donne per l’avvio di piccole attività imprenditoriali. Saranno inoltre predisposti dei punti per l’approvvigionamento di acqua potabile nei quartieri di Bortoua, non ancora serviti dagli impianti idrici pubblici. In Tanzania, invece, è stata finanziata la realizzazione di una fattoria per la rieducazione e il reinserimento sociale delle donne rurali a Kiloka, nella Diocesi di Morongo. Tra le attività formative proposte, in primis alle donne disagiate, l’allevamento di animali e l’agricoltura in vista dell’auto-sostenibilità, da raggiungere anche grazie al micro-credito. Tra i progetti latino-americani più interessanti ne menzioniamo due: uno ad Haiti e uno in Perù. Nell’isola caraibica è stato finanziato un progetto ecologico per l’industrializzazione dei rifiuti plastici. L’obiettivo è di creare un’impresa di trasformazione dell’80% dei rifiuti in plastica della zona per la produzione di mattoni da costruzione, integrando 20 dipendenti e 100 collaboratori e rispondendo così al bisogno di lavoro e di un salario dignitoso. Un vecchio magazzino verrà convertito in una fabbrica, acquistando alcune macchine che comprimono la plastica senza l’uso di sostanze chimiche. Il buon funzionamento verrà garantito anche dalla presenza in loco di una comunità religiosa. In Perù, nella diocesi di Carabayllo, un progetto punterà a coinvolgere i giovani in percorsi di volontariato ed esperienze di condivisione per promuovere impegno sociale, partecipazione e responsabilità. Verrà realizzato a Villas de Ancòn un centro polivalente di aggregazione giovanile con scuola di musica e campo sportivo, e con tutte le attività correlate, tra le quali anche la costruzione di strumenti musicali partendo da materiali di scarto. Segnaliamo, infine, ancora un progetto che sarà realizzato in Asia, in Pakistan, per assistere 100 famiglie senzatetto (circa 800 persone), vittime della schiavitù e del lavoro minorile a Charkwal, nel Punjab. Verranno realizzati alloggi a basso costo con una stanza singola, cucina comune aperta e bagno.

 

 

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